Enrico Zanetti è stato per anni il Sottosegretario all’Economia sotto i Governi Renzi e Gentiloni ma in quanto a onestà intellettuale e politica non è la prima volta che esprime posizioni in appoggio a diverse parti politiche, anche molto lontane dal suo centrismo ex Scelta Civica: dopo la pubblicazione del Decreto Rilancio – ben una settimana dopo l’annuncio in conferenza stampa del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte – il commercialista e politico Zanetti non può che constatare un fortissimo rischio per i prossimi mesi a venire. «Con la pubblicazione del Decreto Rilancio abbiamo il quadro completo. E questo quadro ci dice in modo chiaro che, anche se scoppia il finimondo, scattano queste differenze»; secondo la lettura di Zanetti, «se sei pensionato o dipendente pubblico, sei tutelato dal bilancio dello Stato al 100%; se sei dipendente privato, sei tutelato dal bilancio dello Stato all’80%; se sei autonomo sei tutelato dal bilancio dello Stato tra lo zero e il 20%. Bisogna prenderne atto, tutti».



Il tema della fortissima divisione tra “garantiti” e “non garantiti” era già stato avanzato dal leader di Italia Viva Matteo Renzi nell’ultimatum lanciato al Premier Conte lo scorso 30 aprile in Senato, ma Zanetti riesce ad attualizzarlo con il confronto stesso dei dati contenuti nel nuovo Decreto economico: «bisogna, tutti, trarne in modo serio le logiche conseguenze. Se, quando bisogna dividersi le perdite di un lockdown fatto per tutelare la salute di tutti, il trattamento è così diverso, perché dovrebbe essere invece uguale il trattamento quando ci sono redditi da tassare invece che perdite da dividere?».



ENRICO ZANETTI “LODA” LA FLAT TAX DELLA LEGA

Secondo Enrico Zanetti il discorso avanzato dal Governo nell’impostare la “ripresa economica” dovrà essere valutato e ricordato anche quando ci sarà – si spera di no – da tassare i redditi, invece che «dividere perdite». Ma l’analisi di Zanetti compie anche un passo in più con relativa proposta economica “consigliata” a Gualtieri e Conte: «Una dual tax al 15-20% per tutti è irrealizzabile, ma è assolutamente possibile su quel 7% di redditi di lavoro autonomo e di impresa che questo ricevono quando è il momento di ristorare i redditi perduto invece che tassare i redditi conseguiti». In questo senso, per l’ex Sottosegretario all’Economia in quota Scelta Civica la proposta della Lega sulla Flat Tax non solo non era da scartare ma potrebbe ancora essere una delle poche ipotesi a medio termine adottabili anche per la crisi Covid-19: «Va riconosciuto che l’idea che la Lega aveva avviato nel 2018 (e da cui questo Governo ha fatto un passo indietro invece che farne altri in avanti) non è affatto sbagliata, ne’ tanto meno iniqua (semmai ripristina pari condizioni “nel bene e nel male”) e merita di essere ripresa e sostenuta sul piano politico e tecnico, con onestà intellettuale e senza essere prevenuti», conclude Zanetti nell’intervento sulla sua pagina Facebook.