Zanetti, l’Argentina e gli aneddoti…

Javier Zanetti, l’indimenticabile capitano dell’Inter – oggi ne è il vicepresidente – il prossimo 14 novembre sarà nuovamente sugli scaffali delle librerie con il libro dal titolo “Un legame mondiale”. Non si tratta della prima opera del nerazzurro, che ha già alle spalle una serie di successi come il famoso “Giocare da uomo”, pubblicato nel 2013 e “Capitano e gentiluomo”.



In occasione dell’uscita del libro, Javier Zanetti si è raccontato in un’intervista al Corriere della Sera, all’interno della quale si è lasciato andare ai ricordi, lasciandoci qualche aneddoto (come quel famoso mondiale ’78 giocato in Argentina, che vide lo scontro diretto tra i padroni di casa e l’Italia) e qualche racconto sul nuovo volto dell’Inter e sui calciatori del presente e del passato.



Javier Zanetti, il match Argentina-Italia vissuto sul campo

Aveva cinque anni quando vide lo scontro in diretta tra la sua patria natìa e quella che diventerà la sua seconda casa. In realtà, l’Italia è sempre stata qui ad aspettare Javier Zanetti, come ha aspettato che tornasse chi l’ha lasciata anni prima che nascesse. “Il bisnonno Paolo in Italia non riuscì a tornare, neanche mio nonno”, racconta al Corriere della Sera, e continua “io e mio padre sì. Siamo venuti a chiudere il cerchio, a noi la vita ha dato questa opportunità“.

A proposito di quello che avvenne nel lontano 1978, quando vide i suoi idoli alzare la Coppa del Mondo, spiega che il calcio ebbe persino il potere di fermare la guerra all’interno del Paese. Ogni volta che l’Argentina scendeva in campo, fuori il mondo si zittiva. “Ricordo i festeggiamenti”, sostiene “poi uno cresce ed inizia a capire cosa c’è dietro. Penso alla pressione sui calciatori, cosa volesse dire giocare in quelle condizioni lì“.



Il racconto del primo incontro con Lautaro

Tra i tanti avvenimenti raccontati nel libro, ce n’è anche uno molto particolare che riguarda il primo incontro con El Toro, Lautaro Martinez: “Ricordo quando siamo andati a prenderlo. Ha capito subito la grande opportunità che aveva. Ha saputo entrare nella cultura del calcio italiano e in quella dell’Inter. Se si nota, ogni anno Lautaro fa uno step in più”, racconta ancora al Corriere della Sera.

Javier Zanetti è stato uno dei grandi del calcio italiano, il capitano che ha attraversato decenni di bellezze e tempeste dell’Inter. Tutto questo gli ha permesso di incontrare i tanti campioni che hanno varcato il rettangolo verde. Nel suo libro ha provato a farne una lista, nell’intervista ha parlato della difficoltà di mettere sullo stesso piano due figure imponenti come Messi e Maradona. I continui confronti tra i due sono, come sostiene: “Impossibili. Rappresentano epoche diverse e sono persone diverse. Diego è la poesia del calcio. Messi, la scienza“.