Non ci sta il prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Alberto Zangrillo, ad essere considerato un negazionista. Dopo aver partecipato via Skype al convegno tenutosi due giorni fa in senato sul coronavirus, il prof dell’ospedale meneghino ha replicato così, parlando in data 28 luglio all’Adnkronos: “Essere definito negazionista dopo aver visto personalmente ognuno dei circa 1.200 malati” di Covid-19 “curati al San Raffaele, dopo aver lavorato notte e giorno fino al 18 aprile nelle 5 rianimazioni dell’ospedale e dopo aver personalmente trasportato malati gravissimi nel mio reparto, mi porta a considerare gli autori delle accuse quali persone in malafede, che si espongono al rischio di querela per diffamazione“. Zangrillo aggiunge: “Il medico ha una visione completa della complessa situazione sanitaria, che impone di dare risposte anche alle patologie che non si prevengono con la mascherina e il lavaggio frequente delle mani. Chi continua a scuotere la testa e allargare le braccia di fronte alle evidenze ha evidentemente altri interessi e farà presto una pessima figura”.



ZANGRILLO REPLICA ALLE CRITICHE, BASSETTI: “SONO AMAREGGIATO”

A sostenere la tesi di Zangrillo anche un altro massimo esperto in materia come Massimo Clementi, virologo dell’ateneo di via Olgettina, che riferendosi alle critiche di Massimo Galli sui “negazionisti”, ha commentato: “Le dichiarazioni suonano realmente offensive verso alcuni colleghi – parole sempre rilasciate all’Adnkronos nella giornata di ieri – che si impegnano scientificamente in questa pandemia quanto lui e forse più. Su che base ha titolo per dire chi può esprimere opinioni di tipo scientifico? C’è chi sta pensando ad un’azione legale. Per me queste parole scivolano via e, come dicevo, non mi sorprendono”. Concorde anche Bassetti, direttore della Clinica Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova e presidente della Società italiana di terapia antinfettiva: “Sono molto amareggiato, dopo tutto il lavoro fatto in corsia contro Covid-19, sentirmi dire che sono un negazionista, dopo aver fatto una relazione di 8 minuti su Covid-19 nella mia realtà”. Anche Bassetti è intervenuto al convegno (“E alcune affermazioni fatte in quel congresso non le condivido”), “Ma sono schifato dalla macchina del fango. Sono un professore universitario, faccio ricerca e non ci sto a farmi dare del negazionista da colleghi che, piuttosto, farebbero bene a leggere i miei lavori su questa malattia. E’ negazionista, piuttosto, chi nega il lavoro altrui”.

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