Paolo Zangrillo, ministro della Pubblica Amministrazione del Governo Meloni, parla sulle pagine de La Stampa del nuovo decreto che porterà al rafforzamento di vari corpi come Carabinieri, Vigili del Fuoco, Polizia e così via: “La verità è che gran parte della nostra vita quotidiana ha a che fare con la Pubblica Amministrazione. Dalle procedure di autorizzazione o avvio delle imprese, passando per l’accesso ai benefici, penso ai mutui per i giovani o ai voucher per la connettività, tutto passa almeno per un ufficio pubblico”. Secondo il ministro, “Con il provvedimento di ieri soddisfiamo le esigenze di molte Pubbliche Amministrazioni attraverso il rafforzamento della loro capacità amministrativa, stabilizzazioni di personale a tempo determinato e risorse agli enti locali per garantire servizi migliori”.



Per potenziare la Pubblica Amministrazione, sono previste quasi tremila assunzioni: “Sono assunzioni straordinarie oltre alle quasi 157mila già previste dal turn over. Un migliaio riguarda gli enti centrali, poi ci sono quelle per il comparto sicurezza e difesa, ma si punta anche a rafforzare gli enti territoriali offrendo loro la possibilità di assumere a tempo indeterminato chi fino ad oggi è stato impiegato con contratti a tempo”. Inoltre, per i piccoli comuni di meno di 5.000 abitanti è prevista la possibilità di assumere segretari comunali con forti pari a 20 milioni di euro, da qui ai prossimi quattro anni.



Zangrillo: “Il PNRR un’opportunità di riforme e sviluppo”

Secondo Paolo Zangrillo, “Per quanto riguarda la PA italiana, posso confermare che stiamo mettendo in campo misure importanti per rimpinguare gli organici con risorse fresche, portatrici di innovazione e con competenze più adeguate ai tempi in cui viviamo. Servono persone, ma quelle giuste, che abbiano voglia di crescere e che ci aiutino a migliorare la nostra organizzazione. In passato si è pensato alla Pa come a un conceditore, una garanzia del posto fisso; oggi vorrei che fosse considerata una vera organizzazione. C’è poi un tema retributivo: abbiamo compiuto un primo passo introducendo una norma che equipara il trattamento accessorio tra le varie amministrazioni centrali, così la renderlo omogeneo ed evitare squilibri“.



L’Italia, secondo il ministro della Pubblica Amministrazione, “Ha bisogno di investimenti, di cantieri, di imprese che aprono e che possono affrontare le sfide del mercato senza adempimenti e controlli a pioggia”. La sfida del PNRR può aiutare in quanto rappresenta “Un’opportunità straordinaria di investimenti, di riforme e di sviluppo. Lo posso assicurare”. Per migliorare la Pa, il primo passo è quello di mettere gli enti territoriali, “in particolare i comuni, nelle condizioni di operare al meglio. Sono loro il primo presidio pubblico sui territori ed è per questo che nei loro confronti il mio interesse si fa più attento”.