Il professor Alberto Zangrillo non perde la sua verve polemica, soprattutto quando si tratta di richiamare all’ordine i giornalisti riguardo il modo in cui si racconta la pandemia Covid. Lo ha fatto anche ieri a In Onda, dopo il servizio realizzato per presentarlo. «Siamo partiti male perché abbiamo inanellato una serie di immagini che sono fuorvianti e poi cerchiamo paralleli con la politica, da cui io cerco di stare lontano», ha dichiarato con ironia il primario di Anestesia e Rianimazione all’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele. Il riferimento è ad alcune sue dichiarazioni e alla domanda di David Parenzo riguardo un commento alle parole di Silvio Berlusconi, suo noto paziente.
Quindi, ha bacchettato nuovamente la stampa: «Una bella notizia che avrebbe meritato di essere commentata come qualcosa di positivo apre il dubbio, c’è sempre questa enfasi negativa», ha detto in merito al calo di casi nel Regno Unito. Infine, ha rassicurato le donne incinte: «La gravidanza è un momento in cui fisiologicamente la donna è immunodepressa. Il compito del vaccino è fortificare, quindi serve a maggior ragione», ha concluso Alberto Zangrillo.
ZANGRILLO “FINE PANDEMIA? ANCORA POCHI MESI”
Si dice fiducioso il professor Alberto Zangrillo, primario di Anestesia e Rianimazione all’Irccs ospedale San Raffaele di Milano, prorettore dell’università Vita-Salute San Raffaele, in vista della fine di pandemia di covid. In collegamento con il programma di La 7, In Onda, ha spiegato: “Io penso che manchino pochi mesi, voglio sperare che manchino pochi mesi”. E ancora: “Non voglio appartenere a quelli che dicono ‘la pandemia durerà per sempre, durerà per molti anni’. Io sono abituato a leggere la realtà clinica, io penso che ci stiamo avvicinando alla soluzione. Nell’analisi di questa pandemia hanno parlato tutti e alla fine abbiamo disorientato le persone. Io penso che manchino pochi mesi, voglio sperare che manchino pochi mesi”. Quindi Zangrillo è tornato sulla sua famosa dichiarazione di un anno fa quando spiegò che il virus fosse clinicamente morto: “Quando ho parlato di virus clinicamente inesistente, ho fatto riferimento alla realtà clinica che osservavo nel mio ospedale”. Ed in effetti al San Raffaele la situazione non sembra così drammatica: “Negli ultimi 2 mesi, nel mio ospedale abbiamo avuto 53 accessi covid su 9567: di questi 53, ben 50 erano riferiti a pazienti non vaccinati e 3 a pazienti vaccinati con una sola dose. Il vaccino protegge, il vaccino serve. Chi va in piazza, influenzato da fake news e informazioni sbagliate, fa male a tutti noi”.
ZANGRILLO: “SPESSO HO A CHE FARE CON DEI CRETINI”
Zangrillo si dice favorevole all’estensione del Green Pass: “Sono favorevole al green pass in questa fase cruciale, in cui siamo sopra la media europea per quanto riguarda il rate di vaccinazione. E’ importante che tutti facciano la propria parte con responsabilità verso il prossimo: la misura del green pass in questa fase è necessaria, spero che non sia definitiva. Spero ci sia una assunzione di responsabilità sempre più convinta da parte di tutti noi”.
E sugli scettici e i No Vax: “Il messaggio deve essere ‘se in questa fase non ti vaccini, rischi di finire in ospedale, rischi di ammalarti gravemente e di morire se sei un soggetto a rischio’. I vaccini hanno completato la fase della sperimentazione, tutto quello che leggiamo in relazione agli interessi di big pharma va considerato fake news”. Quindi sottolinea: “Io ho spesso ho a che fare con dei cretini. Il livello culturale fa la differenza. Fanno presa questi messaggi su un terreno di ignoranza, su cui nasce la speculazione criminale. E’ fondamentale che tutti noi si abbia la schiena dritta in questa fase”. Quindi il professore ha concluso: “Io credo molto nei giovani, punterei su loro: il futuro appartiene a loro, se mandiamo all’aria questa società, loro saranno i primi a subire le conseguenze. L’accelerazione nelle vaccinazioni degli ultimi giorni è legato al fatto che i nostri giovani sono molto intelligenti e ci stanno insegnando come uscire da questa situazione”.