ZANIOLO: “SODDISFATTO DELLA NAZIONALE”

Nicolò Zaniolo è tornato a far parlare di sé. Il gol in campionato con l’Aston Villa prima della sosta e la convocazione in Nazionale hanno messo l’ex Roma sotto i riflettori dopo che era scesa l’attenzione su di lui complici esperienze estere fin qui non eccelse. Zaniolo si è concesso in una lunga e interessante intervista a Il Corriere dello Sport.



Il primo argomento è stato la Nazionale con il tour che ha lasciato buone impressioni a Zaniolo, soddisfatto di aver fatto conoscenza con il gruppo e aver lavorato meglio tutti insieme. Solo il gol è mancato, ma il giocatore ha promesso una rete in palcoscenici più ambiti, rivelando il sogno di giocare l’Europeo e promettendo di fare l’impossibile pur di essere convocato. Fiumi di complimenti anche per Spalletti, sia dal punto di vista del feeling che del sistema di gioco.



“UNAI EMERY AL LIVELLO DI GUARDIOLA”

Nella sua breve ma intesa carriera fin qui, Zaniolo ha avuto molti allenatori. Oltre al già citato Spalletti, attualmente Zaniolo è sotto la guida di Unai Emery. Nicolò prima rivendica più spazio, ma successivamente descrive lo spagnolo come uno dei più bravi in circolazione, sul piano di Guardiola, Klopp e Mourinho.

Proprio riguardo il lusitano, l’ex Roma si è trovato spiazzato e molto dispiaciuto per il suo esonero. Al tempo stesso piovono applausi per De Rossi: “Non mi sorprende affatto il suo inizio. Daniele era allenatore già quando giocava. Un capitano pazzesco per me”. Un rapporto con la Roma che non è mai svanito per Nicolò che ha raccontato: “È stata una grande storia. Ho amato tanto e sono stato ricambiato”, senza entrare nel dettaglio.



“SONO MATURATO E CRESCIUTO, ECCO COME”

A Nicolò Zaniolo è sempre mancato quello step mentale, ma il giocatore rivela di aver finalmente fatto. Gli infortuni e la paternità, come racconta Zaniolo, lo hanno reso un uomo migliore, cresciuto, migliorato. Inoltre ci sono state grandi esperienze all’estero, come capitato in Turchia al Galatasaray, la prima fuori dal Belpaese e raccontata da Zaniolo come molto complessa da capire.

In Inghilterra non è stato più semplice. L’ex Roma ha raccontato che è stato difficile ambientarsi, soprattutto perché non in grado all’inizio di parlare la lingua. In più c’è stato poco tempo con i compagni di squadra, la maggior parte sposati, mentre in Turchia ha trovato molta più disponibilità a livello di tempo.

“VOGLIO TORNARE IN ITALIA, MA MAI ALLA LAZIO”

Ovviamente non poteva mancare la fatidica domanda sull’Italia. Zaniolo ha spiegato che la testa è all’Aston Villa e il suo procuratore, Claudio Vigorelli, lo informerà solo in caso di offerte concrete. Al tempo stesso, il Belapese manca eccome a Zaniolo tra amici e famiglia. Da lì parte il toto-nome sulla possibile piazza ideale per un ritorno.

Premettendo di non sapere nulla circa contatti con la Lazio, Zaniolo ha escluso categoricamente la pista biancoceleste per ciò che ha rappresentato la Roma per lui e per rispetto dei tifosi sia giallorossi che della Lazio, etichettando come improponibile la situazione. Insomma si vedrà, solo il futuro saprà dirci se effettivamente questo fantomatico ritorno in Italia avverrà o meno. Zaniolo si offre, si racconta migliorato sotto ogni punto di vista, ora bisognerà vedere chi deciderà di puntare su di lui.