I dipendenti della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia lavorano «sotto la minaccia armata dei russi». Lo afferma Petro Kotin, capo di Energoatom, la società statale ucraina che controlla la centrale nucleare. I soldati russi sono entrati nel perimetro dell’impianto e hanno preso il controllo del personale e dei dirigenti. I dipendenti sono stati fatti entrare questa mattina per svolgere le loro attività. Intanto Igor Konashenkov, portavoce del ministero della Difesa russa, ha assicurato che i livelli di radiazione nell’area della centrale nucleare di Zaporizhzhia sono «normali». Il direttore generale dell’Agenzia internazionale per l’energia nucleare ha confermato che nessun reattore è stato coinvolto o colpito. Ma solo uno dei sei è in funzione. «La situazione è fragile e instabile».



Esperti indipendenti interpellati dalla BBC hanno comunque espresso i loro timori. «Questa non è un’altra Chernobyl, ma la situazione è molto a rischio. Per la prima volta sono spaventata», ha dichiarato la professoressa Claire Corkhill dell’Università di Sheffield. D’altra parte, si ipotizza che la Russia voglia spegnere la reazione nucleare e metterla in stabilità. «Se avessero voluto fermare la produzione di energia, avrebbero attaccato un edificio vicino, che avrebbe fatto spegnere subito la produzione». Ma la BBC non esclude un incidente simile a Fukushima. Non a caso il presidente ucraino Zelensky ha dichiarato: «Se dovesse esplodere, sarebbe 6 volte peggio di Chernobyl». (agg. di Silvana Palazzo)



ZELENSKY: “BOMBE SU CENTRALE NUCLEARE, SFIORATA FINE EUROPA”

«Stanotte a Zaporizhzhia sfiorata la fine d’Europa, il popolo russo non può rimanere in silenzio»: lo ha detto dal bunker di Kiev il Presidente dell’Ucraina Zelensky, riportando tutta la preoccupazione per quanto avvenuto alla centrale nucleare ucraina vicina al fiume Dnipro.«Gente di Russia, come è possibile. Abbiamo combattuto insieme le conseguenze del disastro di Chernobyl del 1986. Ve lo siete dimenticato? Se ve lo ricordate non potete stare in silenzio. Dite ai vostri leader che volete vivere», incalza il Presidente ucraino riferendosi anche alla comunità internazionale. Mentre il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea) Rafael Mariano Grossi ha rassicurato, «siamo fortunati perché non c’è stato nessun rilascio di radiazioni nell’ambiente circostante e l’integrità di reattori è stata mantenuta», di contro ha sottolineato come il rischio di una catastrofe nucleare mondiale è stato molto vicino. «Sono pronto ad andare a Chernobyl per rispondere alla domanda di assistenza giunta da Kiev che non dobbiamo ignorare», ha concluso il responsabile Aiea. Il ministro degli Esteri britannico Liz Truss ha chiesto la convocazione d’urgenza del Consiglio di sicurezza dell’Onu dopo l’attacco russo alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia.



Nel frattempo nel briefing Nato, è intervenuto anche il segretario di Stato americano Blinken esprimendo forte preoccupazione per quanto avvenuto. «La Nato è un’alleanza difensiva, noi non cerchiamo il conflitto. Ma se il conflitto viene da noi saremo pronti», ha detto il diplomatico Usa. A fianco a Blinken anche il segretario generale Nato Stoltenberg ha condannato la mossa russa: «L’attacco alla centrale nucleare di questa notte dimostra l’incoscienza di questa guerra e l’importanza che Mosca ritiri le sue truppe». Dall’Italia invece è Mario Draghi in una nota ufficiale a redarguire duramente la decisione di Putin: «Il Presidente Draghi condanna l’attacco scellerato della Russia alla centrale nucleare di Zaporizhzhia. Un attacco contro la sicurezza di tutti. L’Ue continui a reagire unita e con la massima fermezza, insieme agli alleati, per sostenere l’Ucraina e proteggere i cittadini europei». Il bilancio dell’attacco alla centrale nucleare è di due persone ferite: «Queste persone non sono operatori o tecnici della centrale ma fanno parte del personale di sicurezza che lavora nella centrale», conferma Grossi. Mosca si è giustificata dicendo che attorno alla centrale ucraina l’esercito di Kiev ha «tentato una provocazione la scorsa notte». (agg. di Niccolò Magnani)

RUSSI HANNO IL CONTROLLO DELLA CENTRALE NUCLEARE

Secondo le forze militari russe, l’esercito del Cremlino ha preso il controllo della centrale nucleare in Ucraina di Zaporizhzhia, la più grande d’Europa: si è sfiorata la catastrofe devastante già vissuta con Chernobyl, solo che questa volta ad essere responsabili sono state delle bombe sganciate da Mosca e non un drammatico incidente interno. Domato l’incendio per fortuna, ora «Il personale operativo sta monitorando le condizioni dell’impianto», fanno sapere le autorità locali dopo la notte tremenda di terrore per un possibile nuovo incidente nucleare. «Non ci sono vittime segnalate», ha spiegato stamane su Twitter il “The Kyiv Independent”, citando il servizio di emergenza statale ucraino. «Il presidente Biden ha parlato con il presidente Zelenskyy per ricevere un aggiornamento sull’incendio nella centrale nucleare di Zaporizhzhia», ha spiegato nella notte la Casa Bianca, esortando la Russia a consentire l’intervento dei vigili del fuoco (poi accordato) per evitare la catastrofe. (agg. di Niccolò Magnani)

CENTRALE NUCLEARE UCRAINA SOTTO LE BOMBE

La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande di tutta l’Europa, è stata bombardata nelle scorse ore dall’esercito russo. L’attacco è scattato attorno all’una della notte passata, e in seguito sono iniziate a circolare sul web le prime immagini relative all’offensiva dei militari di Putin. Andrei Tuz, portavoce dell’impianto, ha fatto sapere: “In seguito a un bombardamento da parte delle forze russe sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia si è scatenato un incendio”, mentre Dmytro Orlov, sindaco di Enerhodar la città più vicina alla stessa centrale nucleare di Zaporizhzhia, scriveva “i vigili del fuoco non possono raggiungere l’incendio perché sono sotto il tiro di armi da fuoco”.

Ci sarebbero delle vittime fra i combattenti ucraini della Guardia Nazionale a difesa dell’impianto, anche se non è chiaro il numero esatto delle stesse. La centrale nucleare in questione è situata nella località di Enerhodar, a nord ovest della Crimea, e a metà strada fra Mariupol e Kherson, due città fortemente colpite dai russi in queste ore. “L’esercito russo – ha spiegato via Twitter il ministro degli esteri dell’Ucraina, Dmytro Kuleba – sta sparando da tutti i lati sulla centrale nucleare di Zaporizhzhia , la più grande centrale nucleare d’Europa. Il fuoco è già divampato”, aggiungendo che “Se scoppia sarà 10 volte più grande di Chernobyl.

ZAPORIZHZHIA CENTRALE NUCLEARE, ALLARME RIENTRATO?

Così invece il presidente ucraino Zelensky, che ha accusato la Russia di voler ripetere il disastro di Chernobyl e di usare il terrore nucleare: “Nessun paese diverso dalla Russia ha mai sparato contro le centrali nucleari. Questa è la prima volta nella nostra storia. Nella storia dell’umanità. Lo stato terrorista ora ha fatto ricorso al terrore nucleare”.

Per poi chiosare: “Se c’è un’esplosione è la fine di tutto! È la fine dell’Europa, è l’evacuazione dell’Europa”. Fortunatamente l’allarme è rientrato visto che i reattori, si spera volutamente, non sono stati colpiti, ma solamente le palazzine esterne al perimetro. “Le attrezzature essenziali della grande centrale nucleare di Zaporizhzhya, colpita e incendiata da tiri d’artiglieria russa nel sud dell’Ucraina, non sono state compromesse dall’incendio” ha confermato l’Aiea, l’Agenzia per l’energia atomica dell’Onu.