ESPLOSIONI CENTRALE NUCLEARE ZAPORIZHZHIA: NUOVO SCAMBIO DI ACCUSE RUSSIA-UCRAINA

Mentre le sorti del conflitto in Ucraina vedono una continua “altalena” diplomatica che oscilla tra la terza guerra mondiale e i negoziati di pace tra Kiev e Russia, un nuovo allarme dirimente arriva dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia (sotto il controllo delle forze filo-russe): l’operatore ucraino che gestisce la centrale nucleare di ZaporizhizhiaEnergoatom, accusa la Russia di aver bombardato la centrale atomica ucraina nelle ultime ore. Di contro invece, il ministro della Difesa russo Igor Konashenkov punta il dito contro il Governo Zelensky per le nuove esplosioni avvenute a pochi metri dalla centrale nucleare più grande d’Europa: «Il regime di Kiev non smette di lanciare provocazioni per minacciare un disastro causato dall’uomo nella centrale nucleare di Zaporizhzhia».



Secondo la versione del Cremlino, lo scorso 19 novembre l’artiglieria delle forze armate ucraine «ha sparato 11 proiettili di grosso calibro nel territorio della centrale nucleare. La mattina del 20 novembre, le truppe ucraine hanno bombardato due volte il territorio della centrale nucleare». Alle accuse durissime di Mosca, giunge immediata replica da Kiev che rispedisce al mittente l’origine del nuovo allarme atomico attorno a Zaporizhzhia: «a bombardare la centrale sono stati gli occupanti russi». Renat Karchaa, consigliere del direttore generale di Rosenergoatom, all’agenzia russa Tass ha spiegato invece che gli ucraini «Non solo hanno bombardato ieri, ma stanno continuando oggi, proprio adesso». Sarebbero in tutto 15 i raid arrivati al perimetro dell’impianto e non alle zone adiacenti: «qualsiasi attacco di artiglieria a un centrale nucleare mette a repentaglio la sicurezza nucleare», conclude Karchaa. «Oggi è il 270/esimo giorno di una guerra su vasta scala. La Russia ha usato più di 4.700 razzi. Centinaia delle nostre città sono andate semplicemente a fuoco. Migliaia di persone sono morte. Centinaia di migliaia sono state deportate con la forza in Russia», è invece il messaggio lanciato dal Presidente ucraino Volodymyr Zelensky ai partecipanti dell’Organizzazione internazionale della Francofonia.



ALLARME AIEA SU ZAPORIZHZHIA: “FERMATEVI SUBITO, GIOCATE COL FUOCO”

Che siano i russi o gli ucraini ad aver lanciato l’ennesima offensiva vicinissima alla centrale nucleare di Zaporizhzhia, l’allarme manifestato in queste ore dall’AIEA (Agenzia internazionale per l’energia atomica gestita dall’ONU) è tutt’altro che minimale. «Chiunque ci sia dietro, deve fermarsi immediatamente. State giocando con il fuoco!», è il primo commento del direttore AIEA Rafael Grossi in merito alle esplosioni avvenute vicino alla centrale tra ieri e oggi. Il n.1 dell’Agenzia ha inoltre ribadito l’appello urgente a Ucraina e Russia a trovare un accordo e implementare «una zona di sicurezza e protezione nucleare intorno alla centrale ucraina il prima possibile»: secondo Grossi, «Non mi arrenderò fino a quando questa zona non sarà diventata realtà».



L’AIEA segnala più di una decina di esplosioni avvenute in maniera «potente» attorno alla centrale di Zaporizhzhia: «Alcuni edifici, sistemi e attrezzature del sito sono stati danneggiati, ma finora nessuno cruciale per la sicurezza nucleare». Secondo ancora Grossi la situazione è «decisamente grave», in quanto gli attacchi odierni alla centrale nucleare ucraina di Zaporizhia sono stati «assolutamente deliberati e mirati». Chiunque sia dietro ai raid, conclude il direttore dell’Agenzia, «deve fermarsi immediatamente, si sta giocando con il fuoco. Fermate questa follia!».