La trasmissione di lunedì di Report sul “marcio” nel calcio è stata seguita da più di due milioni e mezzo di telespettatori fra cui Ivan Zazzaroni storico giornalista sportivo e direttore del Corriere dello Sport. Tanti i dubbi e le perplessità sorte dopo aver visto i servizi della trasmissione di Rai Tre, a cominciare dal perchè l’Uefa e la Fifa non abbiano fino ad oggi mosso un dito: “Nessuna denuncia – scrive Zazza – nessuna inchiesta e ovviamente nessuna squalifica. Il calcio è diventato uno stagno putrido nel quale sguazzano allegramente truffatori, evasori, plusvalorizzatori, pregiudicati, barabba, camorristi, mafiosi, ‘ndranghetisti, dirigenti collusi e soprattutto quegli schifosi dei procuratori che guadagnano milioni sulla pelle dei loro assistiti e dei poveri ingenui, virginei presidenti”.



Secondo Zazzaroni un primo allarme era giunto nel 2015, quando vennero scoperti tutta una serie di ‘agenti’ non abilitati alla professione, che agivano liberamente durante il calciomercato nella compravendita di giocatori. Nonostante il caos fosse evidente le federazioni decisero di lasciare tutto come era, e nessuno mosse un dito, nemmeno la Fifpro: “il sindacato – denuncia ancora il noto giornalista – che oltre a guadagnare sui calciatori dovrebbe proteggerli, approvò il fatto che un giovane atleta potesse essere rappresentato da chiunque senza che questi dovesse rispondere al benché minimo requisito”.



ZAZZARONI E LE DOMANDE DOPO REPORT FRA MALTA, MONTECARLO, AGENZIE STRANIERE E…

Quindi Zazzaroni inizia a porsi alcune domande, a cominciare dal perchè chi risiede a Montecarlo, godendo quindi già di un regime fiscale agevolato, debba fatturare a Malta: “Non sarà perché da Malta si possono muovere flussi di denaro senza alcun controllo così da poter stornare o distribuire a terzi somme non tracciabili?”. Un’altra domanda è rivolta ai club, che si sono avvalsi di “agenzie straniere per i trasferimenti Italia su Italia e se è loro costume effettuare bonifici in direzione di questi Paesi: non sono pratiche comuni – sottolinea ancora Zazzaroni – presentano rischi fiscali, e allora perché accettano di correre dei rischi?”.



Gli agenti corretti si stanno battendo da anni affinchè ogni operazione di mercato venga pubblicata in maniera trasparente e dettagliata, ma nell’atteso Nuovo Regolamento Fifa non vi è alcuna traccia.“La FIFA pensa sia più significativo e utile imporre degli assurdi e irreali “cap” quando i club riconoscono agli agenti e alle famiglie degli atleti (sempre in società con gli agenti) ingenti percentuali dei cartellini degli stessi? Perché non perseguono questi macroreati?”. Secondo Zazzaroni serve una vera e propria task force che si occupi della questione, e possibilmente risolvere i problemi emersi. “I silenzi delle attuali istituzioni – conclude – recano offesa anche ai Padri Fondatori”.