Zdenek Zeman sbarca da Milly Carlucci, ballerino per una notte nella semifinale di Ballando con le Stelle

C’è anche l’allenatore Zdenek Zeman tra gli ospiti della semifinale di Ballando con le Stelle 2022. Il boemo, in veste di ballerino per una notte, contribuirà al tesoretto che i giudici assegneranno ai concorrenti più meritevoli. Grande curiosità, quindi, di vedere all’opera l’ex mister di Roma, Lazio, Pescara, Lecce e Foggia. Un personaggio unico nel suo genere, con una filosofia originale e decisamente autentica. Proprio in questi giorni il mister ha presentato in libreria “La bellezza non ha prezzo”, un’opera che racconta la sua vita dentro e fuori dal campo, realizzata assieme al vicedirettore della Gazzetta dello Sport Andrea Di Caro.



Un meraviglioso tuffo nella vita di Zdenek Zeman, il maestro che ha fatto della ricerca della bellezza e dei gol, il suo marchio di fabbrica. Emozioni, spettacolo, storie, e tantissime battaglie portate avanti coraggiosamente nel mondo del calcio, ma anche uno spirito coraggioso e a volte sprezzante. Zdenek Zeman è pronto a vivere questa serata da Milly Carlucci, con la sua pacata e ficcante ironia. Riuscirà a lasciare il segno?



Zdenek Zeman, personaggio coraggioso e mai banale, contro i poteri del calcio

Di sicuro Zdenek Zeman non è mai banale. Può piacere o meno come personaggio, ma è uno di quelli che non si nasconde e che di certo non ama il politicamente corretto. Nella sua lunga avventura nel mondo del calcio è arrivato ad accuse pesantissime contro il sistema, provocando terremoti notevoli. “Io ho puntato il dito contro il sistema, non solo contro la Juve, che aveva molti seguaci. E il problema non erano solo i farmaci. Erano anche i passaporti falsi. Era anche il condizionamento degli arbitraggi. Era anche lo strapotere della finanza”, ha raccontato in una intervista al Corriere.



Quindi le battaglie contro le grandi squadri, che a suo dire ‘controllavano’ il sistema. “Al Nord c’era l’alleanza tra Juve e Milan; l’Inter ne era esclusa, e cercava di entrare nel sistema pure lei. Altre squadre, dal Parma alla Lazio al Perugia, erano in mano alla Banca di Roma: Tanzi e Cragnotti ne uscirono rovinati, come pure Gaucci. Che fece in tempo a caricare il suo Perugia a pallettoni, per far perdere lo scudetto del 2000 alla Juve, sotto il nubifragio”.