Nuova conversazione telefonica tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro italiano Mario Draghi. Il primo a rendere noto il dialogo è stato il numero uno di Kiev e ha subito messo in risalto di aspettarsi “ulteriore supporto per la difesa” da parte dei partner del Paese.
Zelensky ha rimarcato di aver sollevato nuovamente il problema dell’approvvigionamento di carburante, ma non solo: “Sono stati discussi i modi per prevenire la crisi alimentare. Dobbiamo sbloccare insieme i porti ucraini”. La conversazione con Mario Draghi si è inoltre soffermata sulla situazione sul terreno, in particolare su quanto sta avvenendo nelle regioni orientali ucraine. Il governo italiano ha ribadito sostegno a Kiev, in coordinamento con il resto dell’Unione europea.
NUOVA CONVERSAZIONE TELEFONCIA ZELENSKY-DRAGHI
Un confronto importante quello tra Zelensky e Draghi che conferma il sostegno dell’Italia nei giorni più difficili della resistenza ucraina. Il numero uno di Kiev è inoltre intervenuto a un centro studi indonesiano, rilanciando l’allarme sul possibile utilizzo di armi nucleari tattiche o quelle chimiche e biologiche da parte della Russia. “Se la Russia ricorre al ricatto nucleare, può sembrare logico che vari Paesi nel mondo acquisiscano armi nucleari per se stessi”, le parole del presidente ucraino riportate da Nova. Per quanto riguarda l’allarme alimentare, Zelensky ha reso noto che sono 22 milioni le tonnellate di grano bloccate nei silos che il suo Paese non può fornire ai mercati internazionali a causa della Russia: “La Russia continua ad ostacolare le principali rotte di esportazione del Paese, attraverso il Mar Nero e il Mar d’Azov”. Una situazione parecchio delicata, a suo avviso “una potenziale catastrofe per la sicurezza alimentare globale”.