Da più giorni si parla dell’invito all’Ariston da parte di Amadeus del presidente dell’Ucraina, Zelensky, in occasione del prossimo Festival di Sanremo 2023, una scelta che ha di fatto diviso in due l’opinione pubblica fra chi sembra d’accordo con il presentatore Rai e direttore dello show dell’Ariston, e chi invece si dice contrario. Fa senza dubbio parte di questo secondo gruppo il noto vignettista Vauro Senesi, spesso e volentieri ospite in varie trasmissioni tv, che ha parlato di “scelta squallida”, così come si legge sul sito di Open. L’idea di Amadeus sarebbe quella di mandare in onda in occasione della serata finale del Festival, il prossimo 11 febbraio, un video messaggio di Zelensky.



«Stiamo parlando del leader di un paese in guerra», ha spiegato Vauro parlando ai microfoni dell’Adnkronos, «il mainstream italiano lo continua a dipingere come l’eroe in maglietta, sembra un personaggio di un fumetto. Questo invito diventa una propaganda bellica in un momento in cui c’è bisogno di parlare di diplomazia, di cessate il fuoco e di pace». Vauro ha criticato anche il tipo di comunicazione del numero uno di Kiev, che parlerebbe solo di armi «Quello che dice Zelensky è solo “armi, armi”, sembra che nel suo vocabolario non ci siano altri termini».



VAURO CONTRO ZELENSKY A SANREMO 2023: “SE POTRO’ ANDRO’ ALLA MANIFESTAZIONE”

Ecco perchè il vignettista si dice contrario alla proposta di Amadeus di invitare Zelensky a Sanremo 2023 annunciando altresì la sua presenza alla manifestazione dei pacifisti che dovrebbe tenersi a Sanremo proprio l’11 febbraio.

«Se potrò sarò con loro sennò invierò una vignetta», riferendosi alla protesta organizzato dal Comitato di Liberazione Nazionale (CLN) con il collettivo Pecora Nera. Ad anticipare la possibile presenza di Zelensky al Festival di Sanremo era stato Bruno Vespa, che ospite negli studi di Domenica In aveva parlato così con la conduttrice, Mara Venier: «Sapevo che Zelensky voleva venire a Sanremo, in collegamento ovviamente. Bene, ho parlato con Amadeus e gli ho potuto dire caro presidente, ti aspettiamo nella puntata finale del festival».