Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina, ha inviato un videomessaggio all’Italia proiettato durante una cena di gala all’hotel “Gallia” di Milano per raccogliere fondi per ricostruire lo stadio di Irpin: “Noi vinceremo… Ucraina, Europa e tutto il mondo libero. Vincere è il nostro destino. Lo scorso anno è stato uno dei più difficili della storia dell’Ucraina indipendente e uno dei più difficili nella storia europea, ma il nostro destino è vincere. E l’Italia vincerà con noi e con tutti coloro che sostengono il nostro popolo e la nostra lotta”.



Successivamente, Zelensky, come riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, ha detto: “Grazie a tutti voi per l’aiuto, ringrazio l’intera comunità italiana. Grazie a Giorgio Armani, al Milan e ad altri club di Serie A per il loro continuo supporto all’Ucraina nella nostra lotta per la libertà. Ricorderemo sempre il vostro contributo alla nostra vittoria. Lasciamo che la libertà prevalga”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)



ZELENSKY LODA MELONI E LA ATTENDE A KIEV: “GRAZIE PER LE ARMI”

In attesa dell’arrivo domani della Premier Giorgia Meloni a Kiev, il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky ha rilasciato due interviste ai media italiani facendo il “sunto” di quanto avvenuto in questo ormai primo anno di guerra efferata con la Russia ed esplicitando, oltre ai forti ringraziamenti per il sostegno italiano, le richieste per il futuro fatte all’Italia e all’Occidente. Una prima intervista al Tg1 e una seconda “unitaria” a Corriere, Repubblica e Sole24ore: in tutti i colloqui, il leader ucraino ringrazia l’impegno dei Governo Draghi e Meloni per aiutare la causa ucraina contro l’invasione di Putin.



«L’Italia ha fatto un passo importante, ha dato un grande sostegno e ha svolto un grande ruolo, per il fatto che l’Ucraina ha ottenuto lo stato di paese candidato all’Unione europea. L’Italia ci ha creduto e ci ha guardato come un paese alla pari», spiega Zelensky al Tg1 24 ore prima dell’arrivo della Presidente del Consiglio, «Sono molto grato a Draghi, ho avuto ottimi colloqui anche con il nuovo primo ministro, la linea del sostegno con Giorgia Meloni non è cambiata, anzi…sono molto grato, la aspetto, so che sta arrivando». Il Presidente ucraino sottolinea come la guerra non potrà durare all’infinito, «nel mondo moderno non può durare tanti anni, perché si tratta di una guerra sul continente europeo. Ci stiamo preparando a una guerra di breve durata che terminerà con una vittoria, è molto importante non congelare questo conflitto come è stato fatto nel 2014. Abbiamo proposto una formula di pace in dieci punti, vogliamo finire questa guerra con una vittoria di tutti noi, che sarà una vittoria storica e anche le generazioni future dei russi ci ringrazieranno». È ancora Zelensky che rileva al Tg1 la necessità che l’Ucraina vinca la guerra anche per l’intero Occidente: «Se perdiamo, perdiamo tutto, quindi per noi, dopo quello che è accaduto, non ci sono altri compromessi. Non abbiamo paura di loro, nessuno ha paura di loro, le cose non stanno andando secondo i loro piani».

LE TRE RICHIESTE DI ZELENSKY ALL’ITALIA E LE PAROLE SU BERLUSCONI

Parlando poi con i tre quotidiani italiani, Zelensky si rivolge direttamente a quella parte di opinione pubblica scettica nell’appoggiare l’Ucraina per il rischio di produrre un’escalation mondiale assai peggiore: «Voglio mandare un messaggio diretto: anche voi, se foste nelle nostre condizioni, fareste le stesse cose che facciamo noi. E’ difficile comprendere quel disinteresse quando qualcuno entra in casa tua e uccide davanti ai tuoi occhi. Purtroppo questo non è un film con il lieto fine: hanno torturato e ucciso ogni singolo giorno. Qui in Ucraina siamo come gli italiani, mangiamo lo stesso pane, abbiamo gli stessi valori, vogliamo anche noi vivere in pace coi nostri figli. Se qualcuno ti entra in casa e cerca di ucciderti, non puoi rimanere neutrale. Voglio dire agli italiani per cosa stiamo combattendo: per sopravvivere. Per questo gli italiani devono capire che non possono lasciarci soli, voi non potete farlo».

Zelensky dopo aver ringraziato Draghi e Meloni per aver mandato armi, difesa antiaerea e artiglierie, rileva tre appelli-richiesti all’Italia per l’immediato futuro: in primis, proseguire nel sostegno all’Ucraina contro la disinformazione russa. Qui il riferimento va alle parole di Berlusconi fuori dal seggio di Milano la scorsa domenica: «Ho sentito le dichiarazioni di Berlusconi. Non lo conosco personalmente, forse dovrei mandargli qualcosa… Non so, cosa gli posso regalare? Vodka? Ho una buona vodka. Se una cassa di vodka è abbastanza per portare Berlusconi dalla nostra parte, allora risolveremo finalmente questo problema». In secondo luogo, l’Ucraina ribadisce la necessità di armi sempre più potenti per fermare definitivamente l’avanzata russa: «Sono molto grato all’Italia per la scelta di mandarci armi sia per la difesa antiaerea che per le artiglierie, le decisioni di principio sono state prese noi avevamo insistito particolarmente per avere armi e garantire la difesa delle nostre infrastrutture energetiche». Il Governo italiano sarebbe anche pronto all’invio di 5 aerei da combattimento ma solo a condizione di non essere l’unico Paese NATO a farlo; da ultimo, l’appello di Zelensky è volto alla ricostruzione post-guerra: «Non avremo bisogno soltanto delle compagnie francesi, tedesche e italiane – è la tesi di Zelensky al “Corriere” – Per ricostruire l’Ucraina sarà necessario il know how di tutto il mondo. Degli investimenti di tutto il mondo. Dell’interessamento di tutto il mondo. Certo la società italiana sostiene la nostra gente. Ma ora stiamo parlando di business. Noi vi invitiamo qui a lavorare», conclude il Presidente, «resta tuttavia fondamentale la creazione di posti di lavoro per gli ucraini. Venite qua e ricostruiremo insieme l’Ucraina. Le aziende francesi e tedesche non sono sufficienti».