Roman Abramovich non è stato inserito nella lista dei destinatari delle sanzioni dagli Stati Uniti su precisa richiesta del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Lo rivela il Wall Street Journal che, citando alcune fonti, ha spiegato che è stato chiesto al presidente Usa Joe Biden di aspettare per le sanzioni poiché l’oligarca potrebbe giocare un ruolo importante nei negoziati di pace con la Russia e facilitarli. Persone che hanno familiarità con i piani hanno spiegato che all’inizio di questo mese i funzionari del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti avevano preparato una serie di sanzioni per punire l’ex patron del Chelsea.



Ma quando è arrivato il momento di annunciarle, dopo che era stato concordato di farlo insieme con Regno Unito e Unione europea, il Consiglio di sicurezza nazionale della Casa Bianca ha detto al Tesoro di aspettare, perché il presidente dell’Ucraina aveva suggerito all’omologo americano in una telefonata di attendere per le ragioni sopra spiegate. La notizia non è stata né confermata né smentita dalle parti coinvolte. Dal Dipartimento del Tesoro Usa all’ufficio del presidente ucraino, passando per l’ambasciata ucraina a Washington: tutto tace.



“ABRAMOVICH HA FATTO TUTTO POSSIBILE PER LA PACE”

Per i negoziati, e nell’interesse del loro successo, non è utile commentare il processo né il coinvolgimento di Mr. Abramovich. Come precedentemente dichiarato, sulla base di richieste, anche da parte di organizzazioni ebraiche in Ucraina, egli ha fatto tutto il possibile per sostenere gli sforzi volti a ripristinare la pace il più presto possibile“, ha dichiarato un portavoce di Roman Abramovich in una nota. Invece Regno Unito e Unione Europea hanno sanzionato comunque l’ex patron del Chelsea per i suoi legami col presidente russo Vladimir Putin, congelando i beni presenti nelle loro giurisdizioni.



Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal, diversi funzionari britannici ed europei dicono di non essere a conoscenza di questa richiesta specifica da parte di Volodymyr Zelensky, mentre diversi funzionari ucraini e di altri governi occidentali sono scettici riguardo il coinvolgimento di Abramovich nei negoziati di pace. Di sicuro, la decisione degli Stati Uniti di rinviare le sanzioni contro l’oligarca russo è una svolta inaspettata.