IL DISCORSO DI ZELENSKY E L’ANNUNCIO SULLA NATO

«Ci rendiamo conto che l’Ucraina non diventerà un Paese membro della NATO. Lo capiamo e siamo un popolo che sa adeguarsi. Kiyv ha bisogno di nuovi formati di interazione con l’Occidente e garanzie di sicurezza internazionale»: lo ha annunciato il Presidente ucraino Zelensky nel suo discorso online alla Joint Expeditionary Force di Londra.



La dichiarazione del leader di Kiev potrebbe a questo punto rappresentare un punto di svolta e di apertura in vista dei negoziati di pace in Ucraina: la Russia infatti da tempo chiede la neutralità del Paese, oltre alla sua demilitarizzazione, ma con l’esclusione certa di Kiev dall’Alleanza Atlantica vi sarebbe un possibile passo orientato al compromesso da stilare nelle prossime settimane (si spera). «Abbiamo sentito per anni parlare di porte aperte, ma abbiamo anche sentito dire che non possiamo entrarci, e dobbiamo riconoscerlo», aggiunge ancora Zelensky questa volta parlando al Parlamento di Ottawa in Canada. Rivolgendosi poi direttamente al presidente Trudeau, lo incalza: «Noi vi chiediamo di fermare le bombe e voi ‘esprimete la vostra profonda preoccupazione e ci chiedete di resistere ancora un po’? Justin, puoi immaginare cosa significa per i tuoi bambini sentire i bombardamenti alle 4 di notte tutti i giorni? Vedere le tue città distrutte? La tua gente morire? Immagina se qualcuno occupasse Vancouver come stanno facendo con Mariupol, rimasta senza acqua, cibo,elettricità?». Da ultimo, il Presidente dell’Ucraina si rivolge alla catastrofe umanitaria infantile: «Novantasette bambini sono uccisi dalle forze russe dall’inizio della guerra». Nell’ultimo video lanciato sui social, Zelensky lancia la sua personale visione circa gli attuali negoziati in corso tra le due opposte delegazioni: «La nostra delegazione lavora per la pace, negoziando con la parte russa. Per ora va abbastanza bene, mi è stato detto. Ma vedremo, i colloqui continueranno domani».



I NUOVI VIDEO DEL PRESIDENTE ZELENSKY

«Chiunque si sia reso responsabile di gravi atti di guerra sarà chiamato a renderne conto»: risuona contro la Russia e contro Putin, ma forse non solo, il nuovo messaggio in video lanciato dal Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky. Prosegue la comunicazione social molto frequente del leader del Governo assediato a Kiev, invocando l’intervento più spinto dell’Occidente contro Mosca e sostenendo la necessità di una resistenza ad oltranza che costringa i russi al ritiro.

«Stiamo lavorando con i nostri partner a nuove misure punitive contro lo stato russo», ha spiegato ancora Zelensky nel video lanciato sui propri account social, «Chiunque sia responsabile della guerra. Chiunque sia responsabile di aver distrutto la democrazia. Chiunque sia responsabile della repressione». I militari russi e i soldati in giro per l’Ucraina, incalza il Presidente, «sono assolutamente responsabili di crimini di guerra, per aver deliberatamente provocato una catastrofe umanitaria». Nei medesimi video Zelensky conferma la ripresa dei negoziati tra Ucraina e Russia ancora oggi in videoconferenza ma inizia a parlare di potenziale vittoria all’orizzonte: «Non si aspettavano una simile resistenza. Credevano nella loro stessa propaganda, che ha detto menzogne sul nostro conto per decenni».



GUERRA UCRAINA, ZELENSKY RINGRAZIA BRENT RENAUD E MARINA OVSYANNIKOVA

Il Presidente Zelensky loda l’esercito ucraino e chiunque stia appoggiando la guerra di resistenza all’invasore russo: «I nostri coraggiosi difensori continuano a infliggere perdite devastanti alle truppe russe. Presto il numero di elicotteri abbattuti della Russia raggiungerà centinaia di unità. Hanno già perso 80 aerei da guerra. Centinaia di carri armati e migliaia di altre unità di attrezzature. In 19 giorni, l’esercito russo ha perso più in Ucraina che in due guerre sanguinose e durate anni in Cecenia». Nelle scorse ore il leader del Governo anti-Putin ha scritto anche alla famiglia del giornalista americano morto durante uno scontro a fuoco al fronte in Ucraina, l’ex reporter del NYT Brent Renaud: «Brent ha perso la sua vita mentre documentava la tragedia umana, la devastazione e la sofferenza di milioni di ucraini. Con tutto il suo coraggio e determinazione, ha viaggiato nelle più pericolose zone di guerra per filmare la spietatezza e il male senza precedenti inflitti alla nostra nazione dallo Stato aggressore. Possano la sua vita e il suo sacrificio – conclude Zelensky nella lettera indirizzata alla famiglia Renaud e pubblicata su Twitter – ispirare il mondo a contrapporsi alle forze delle tenebre». Infine, il Presidente ucraino ha voluto anche ringraziare nel video messaggio alla nazione la giovane giornalista russa Marina Ovsyannikova che nel tg serale di Channel One, il primo canale russo, ha mostrato per qualche secondo in diretta il cartelloNo alla guerra. Fermate la guerra. Non credete alla propaganda, qui vi dicono bugie”: «Sono grato a quei russi che non smettono di cercare di diffondere la verità… e personalmente alla donna che è entrata nello studio televisivo con un poster contro la guerra», ha dichiarato Zelensky.