Gli Zero Assoluto hanno ufficialmente annunciato di aver aderito ai servizi della società lussemburghese ANote Music, una sorta di Borsa musicale. In parole povere,  è una organizzazione che si occupa di investimenti in diritti musicali permettendo così anche ai fan del duo di guadagnare con le loro canzoni. Matteo Maffucci e Thomas De Gasperi, gli Zero Assoluto, hanno dunque messo all’asta il 15% dei diritti editoriali e discografici del loro intero catalogo, compresa la musica prodotta agli esordi e quella che produrranno in futuro.



Per chi è interessato a partecipare, o è solo curioso, è stato reso noto che negli ultimi tre anni il catalogo degli Zero Assoluto ha generato royalties superiori ai 120mila euro, e quindi 40mila ogni anno. Il rendimento previsto, con un valore delle quote pari a 14,50 sulle royalties, è del 6,9%. Gli investimenti avvengono tramite criptovalute che permettono di acquistare quote, attraverso le quali si riceve periodicamente un corrispettivo in royalties da parte di Siae, Scf o altre società che si occupano della tutela del diritto d’autore.



Nuove realtà per tutelare la musica

Ovviamente, per calcolare le oscillazioni delle canzoni di un artista in Borsa, si prendono in considerazione diverse voci: dal numero di streaming a quello delle vendite, fino al numero di sincronizzazioni dei brani in catalogo sulle varie piattaforme digital di fruizione della musica (Spotify, Amazon Music…). Dietro l’idea di ANote Music si sono due italiani (Marzio Schena e Matteo Cernuschi)  e un belga (Grégoire Mathonet), che si sono uniti e insieme hanno aperto gli scenari ad una nuova realtà sia per la musica che per gli artisti.

Un’idea simile era venuta a Boosta dei Subsonica poco tempo fa, quando decise di metterla in pratica creando il progetto NFT insieme all’artista croato Danijel Zezelj e la startup Genuino. Il nome è l’acronimo di ”non-fungible token”, ossia una forma di crittografia che grazie alla tecnologia blockchain determina l’unicità di oggetti digitali come file audio, fotografie e video certificandone l’autenticità e dunque rendendoli non manipolabili. Il musicista spiegò così la sua idea: ”Gli NFT sono uno strumento nuovo che permette a chi è incuriosito da quello che faccio di prendere un pezzo della mia arte e di custodirlo. Chi compra queste opere ne diventa il gestore”.