Il Vescovo di Sanremo e Ventimiglia Antonio Suetta ha recentemente commentato, sulle pagine del quotidiano Il Giornale, i recenti provvedimenti proposti dal governo per incentivare le nascite in Italia, tra cui l’azzeramento delle tasse per le famiglie. Secondo lui si tratta di un “ottimo segnale” che dimostra “generosità e coraggio” da parte del Governo nel ridare dignità ad un’istituzione, appunto quella familiare, che negli ultimi anni è pesantemente minacciata dalla società.



La misura, spiega il Vescovo Suetta, “indica una sensibilità e una attenzione profonda al tema” della denatalità, con un pacchetto che “mi sembra concreto e sufficientemente consistente, non simbolico”. Rimane convinto, però, che il reddito delle persone non debba dipendere esclusivamente dai figli, ma “deve venir fuori prima di tutto dal lavoro. Lo stato deve garantire il rispetto del diritto al lavoro per tutti. Occorre moltiplicare tutti quelli interventi che consentono alla persona di mettere a frutto le risorse, poche o tante che siano. Se da una parte è sicuramente interessante e importante uno sgravio fiscale”, specifica il Vescovo Suetta, “è ancora più importante che lo Stato tenga in considerazione le esigenze delle famiglie, e le aiuti e incoraggi ad avere i figli” riorganizzando anche la vita sociale e lavorativa.



Il Vescovo Suetta contro la destrutturazione delle famiglie

Tuttavia, il Vescovo Antonio Suetta sostiene anche che le misure attualmente messe in campo “non sono una soluzione. È certamente una misura di grande incoraggiamento, ma credo che il governo e la società debbano continuare a lavorare nel riconoscere come primario il compito che le famiglie hanno di accogliere la vita e di educarla“. Pensa, per esempio, ad interventi sugli asili nido, sulle scuole e sui servizi sanitari, ma anche sul mondo del lavoro, che superi l’idea di gravidanza come privazione.

Complessivamente, comunque il Vescovo Suetta si dice positivamente colpito dal nuovo provvedimentocellula fondamentale per la società umana”. La ritiene, per di più, importante “anche dal punto di vista culturale come risposta intelligente e positiva a un fenomeno a cui oggi assistiamo”. Il Vescovo Suetta punta, infatti, il dito contro “il tentativo di smantellare e destrutturare la famiglia come istituzione” reiterando la necessità di “recuperare il senso e il valore della famiglia”.