«Non sono pacifista», categorico Zerocalcare ai microfoni del Corriere della Sera. Il celebre fumettista ha parlato della guerra tra Russia e Ucraina è ha sottolineato di avere delle difficoltà a dare delle risposte tranchant sull’argomento, diffidando da chi lo fa. L’artista ha spiegato di schierarsi contro alcuni conflitti, ma anche di non essere per la non-violenza a tutti i costi.
«Ci sono anche le guerre di liberazione, no?», le parole di Zerocalcare ai microfoni del quotidiano, ricordando il conflitto che coinvolge il popolo curdo. Quando al buonismo, invece, il fumettista ha spiegato di non trovare nulla di bello nel dirsi cattivo, ma di non cercare di essere buono a tutti i costi.
ZEROCALCARE: “NON SONO PACIFISTA”
«In Ucraina è in corso un’aggressione e i civili stanno attraversando qualcosa che dovremmo cercare di far finire il prima possibile. Ma come? C’è chi dice che bisogna dare armi agli ucraini, e chi dice che dare armi è sbagliato perché non bisogna alimentare il conflitto», ha raccontato Zerocalcare nella lunga intervista rilasciata ai microfoni del Corriere, a proposito della copertina disegnata per Sette: «In entrambe le posizioni riconosco qualcosa di eticamente valido. Ma bisogna pensare alle conseguenze, che sarebbero in ogni caso pesantissime. Sta lì, il dilemma. E chi non se lo pone è superficiale oppure è un pezzo di merda. Su questo tema, ho più bisogno di ascoltare che di essere quello che si pronuncia». Zerocalcare ha aggiunto di non avere gli strumenti per fare un’analisi geopolitica, rimarcando che «ci si dovrebbe informare con la complessità, non con la semplificazione».