Il fisico e ricercatore Antonino Zichichi, intervistato dal quotidiano La Verità ha parlato del fenomeno mediatico che sta coinvolgendo l’opionione pubblica in merito all’emergenza clima e soprattutto della crescente “ecoansia” soprattutto diffusa tra i più giovani che induce ad avere un atteggiamento, spesso ingiustificato, di paura per il futuro. Il professore, che ora ha 94 anni, da molto tempo esprime un certo dissenso per quanto riguarda l’ideologia comune che stabilisce come principale responsabile dei cambiamenti climatici, l’attività antropica ed il relativo inquinamento.
Zichichi infatti ha sempre posto una netta differenza tra ecologismo, protezione ambientale e fenomeni meteorologici, affermando che la principale causa del riscaldamento globale è il sole, e non la quantità di emissioni prodotte “Tutto dipende dalla nostra
sorgente di energia e di calore: il nostro Sole. È l’attività solare che incide sul clima. Immaginare che l’uomo possa avere la forza del Sole è un po’ presuntuoso“. Anche perchè, “la scienza non ha la capacità di capire quale esattamente sia l’incidenza del comportamento umano sul clima“. Tuttavia il fisico ammette che “l’inquinamento è da combattere perchè dannoso per la salute degli abitanti di tutto il pianeta“, sebbene non si possa parlare di effetto legato al cambiamento climatico o all’innalzamento delle temperature.
Antonino Zichichi “L’Italia senza nucleare crollerebbe a livelli da Terzo Mondo”
Antonino Zichichi, fisico di fama internazionale e divulgatore scientifico è tra i firmatari del “Manifesto contro le ecobufale“, un documento che sostiene ancora oggi, e difende “Scrissi allora che l’inquinamento va punito come reato ma che è un inquinamento culturale sostenere che è provata la relazione tra attività antropica e cambiamento climatico“. E nel dibattito sull’energia e sulla transizione green che prevede il sostentamento futuro da sole fonti rinnovabili avverte una necessità di guardare al nucleare, perchè con la decarbonizzazione “Né il solare né l’eolico potranno fornire le enormi quantità di energia che questi popoli vogliono. Prima o poi potrebbero scoppiare rivolte popolari al fine di evitare l’esportazione del combustibile esistente a casa loro. L’Italia senza energia nucleare crollerebbe in pochi anni a livello di Terzo mondo“.
E prosegue sostenendo che poteva essere evitata una crisi industriale se non ci fosse stato un lungo “letargo antinucleare” che ha fatto arretrare l’economia. “L’energia nucleare è l’unica sorgente d’energia la cui potenza può venire incontro alla richiesta esponenzialmente crescente che viene dalle nazioni dette in via di sviluppo“. Infine, Zichichi conclude dando la sua personale opinione sull’ecologismo visto quasi come una religione, ma che deve restare una tematica politica, e in particolare l’ecoansia, della quale dice “è un fenomeno creato appositamente per orientare la scelta delle persone“.