Zigoni: “Bevevo e fumavo, mentre adesso ho smesso”

Gianfranco Zigoni, “il geniaccio ribelle del calcio italiano”, ha parlato al Corriere della Sera. L’ex attaccante di grandi club come Juventus, Roma, Genoa e Verona, alla soglia dei suoi 80 anni racconta: “Adesso del calcio non me ne frega più niente. Vedo pochi giocatori e molti calciatori, gente che calcia la palla e basta. Oggi gioca solo l’allenatore, tattica, ma che due maroni, in campo si passano la palla di piatto e spesso la danno indietro. Io giocavo con l’esterno, li prendevo tutti per il c**o, altra storia. Questi se escono prendono a calci le panchine”.



Il calcio è completamente cambiato rispetto al passato. Oggi i giocatori sono costantemente controllati e gli sgarri e gli eccessi sono puniti duramente. Non era così ai suoi tempi, anzi: “Quando giocavo e non potevo, bevevo whisky e fumavo, anche 40 sigarette al giorno. E adesso che potrei non bevo e non fumo. Non m’interessa. Ogni tanto un bicchiere, quando vengono gli amici”.



Zigoni: “Pensavo di essere più forte di Pelé”

Tra la fine del 2022 e l’inizio del 2023, il mondo del calcio ha pianto le scomparse di Pelé, Mihajlovic e Vialli. Gianfranco Zigoni, al Corriere della Sera, ha raccontato: “Con Pelé ho giocato un’amichevole Roma-Santos. Io ero convinto di essere più forte di lui, anche perché l’aveva detto Trapattoni dopo il 3-1 di Genoa-Milan, tripletta mia. Ho pensato oggi il mondo capirà che Zigo-gol è più forte di Pelé. Poi lo vedo dal vivo e mi prende un colpo: madonna che giocatore, mi è venuta la depressione…Vialli e Miha, troppo giovani”.



Nella sua carriera, nonostante i tanti gol messi a segno, Zigoni ha ricevuto solamente una convocazione in Nazionale e un grande rifiuto, da parte sua, passato alla storia. Oggi ne spiega il motivo: “Perché non mi facevano giocare e perché non avevo un grande attaccamento alla nazionale, per me il mondo è libero, cosa sono queste nazionali? Bianchi, rossi, neri, verdi, non c’è differenza”. Anche l’addio al calcio non è stato “meno” originale: “Con il grande Gigi Simoni avevamo riportato in A il Brescia ma io avevo le scatole piene, zero stimoli. A dire la verità non li ho mai avuti. Ho fatto la valigia e sono tornato finalmente a casa senza dire niente a nessuno. Mi sto ben qua… e adesso basta che non ho più voglia, saluti”.