Una bufala, sia pure con un fondo di verità, è quella che circola sugli effetti benefici dello zinco contro il Coronavirus. Ne parla il portale EuVsDisinfo, che ha appunto lo scopo di evidenziare le disinformazioni che circolano in rete. In questo caso, la tesi che incoraggia il consumo di cibi che abbiano un ricco contenuto di zinco, che sarebbero necessarie per attivare cellule del nostro corpo in grado di uccidere altre cellule infettate dal Coronavirus.
Il portale evidenzia subito che non c’è alcuna evidenza scientifica a sostegno del ruolo dello zinco per evitare di contrarre il Coronavirus. Come dicevamo, un fondo di verità c’è: lo zinco infatti è una sostanza che effettivamente aiuta il sistema immunitario umano a combattere le infezioni.
Insomma, è utile, ma più di questo non si può dire: di conseguenza, adottare una dieta particolarmente ricca di zinco è inutile contro il Coronavirus e potrebbe anzi essere pure dannosa, perché un eccesso di zinco è tossico per il corpo umano e può causare carenza di rame (che indebolisce l’organismo), anemia e danni al sistema nervoso.
ZINCO CONTRO IL CORONAVIRUS, BUFALA: I RISCHI DI UNA ASSUNZIONE ECCESSIVA
Di conseguenza, possiamo dire che lo zinco fa bene nelle giuste quantità, ma non ha alcun potere “miracoloso” contro il Coronavirus e come abbiamo visto esagerare potrebbe essere pericolosamente controproducente. D’altronde, non è difficile assumere lo zinco, dal momento che è presente in vari alimenti: dal pesce alla carne, dai cereali ai legumi, dal latte ai funghi, possiamo dunque senza alcun problema fornire al nostro corpo lo zinco di cui ha bisogno – e non di più.
Lo zinco ad esempio può essere molto utile a combattere i rinovirus che generalmente provocano il classico raffreddore e le infezioni alle alte vie respiratorie, ma questo non basta a dire che lo zinco possa essere determinante contro il Coronavirus e al momento non c’è alcuna evidenza scientifica che possa farci propendere per questa possibilità.
Di conseguenza per combattere il Coronavirus restano validi tutti i suggerimenti dati finora: lavarsi spesso le mani, evitare di toccarsi naso, bocca e occhi con le mani stesse, mantenere la giusta distanza da altre persone, starnutire se necessario nella piega del gomito… senza sperare miracoli da sostanze di cui non ci siano studi ufficialmente riconosciuti a comprovarne l’efficacia.