«Il fidanzamento con i grillini non lo faccio»: è netta la risposta di Matteo Renzi in merito alla proposta del Segretario Pd Nicola Zingaretti sui “candidati comuni”, annessi M5s dunque, per battere il Centrodestra alle Regionali 2020 di settembre. Intervenendo in diretta Facebook dalla Città della Scienza di Napoli per presentare il suo ultimo libro, il leader di Italia Viva “mette i bastoni nelle ruote” del Governo ancora una volta: «Apprezzo molto il richiamo all’unità di Zingaretti, con cui mai come in questo momento siamo in sintonia, ma se il Pd vuole essere credibile per uno sforzo unitario non ha che da mostrarlo chiedendo il ritiro della candidatura di Emiliano in Puglia».
Di recente proprio per la candidatura alla guida della Puglia i renziani hanno lanciato Ivan Scalfarotto, attuale Sottosegretario agli Esteri, in aperto contrasto con il “fidanzamento” possibile Pd-M5s per Emiliano. In merito al tema del taglio Iva proposto da Conte agli Stati generali, altro punto di “distanza” con Matteo Renzi: «governo non si metta adesso due mesi a litigare. Io sono per abbassare le tasse. La riduzione dell’Iva ha un senso, aiuta i consumi. Per deve essere per sempre, non per tre-quattro mesi. Se fosse che uno va in albergo, paga la camera e l’albergatore – che in difficoltà – si tiene l’Iva… Questo mi tornerebbe», conclude l’ex Premier dem. (agg. di Niccolò Magnani)
L’INVITO DI ZINGARETTI AL GOVERNO
Nicola Zingaretti scrive direttamente al Movimento 5 Stelle. Il segretario del Partito Democratico ha postato un lungo messaggio su Facebook per fare il punto della situazione in vista delle prossime elezioni regionali-comunali, chiedendo unità alle forze di maggioranza. Il governatore del Lazio ha chiesto coesione a Liberi e Uguali, Italia Viva e, soprattutto, M5s: «Tra le forze politiche unite a sostegno del Governo Conte prevalgono i no, i ma, i se, i forse, le divisioni. Il motivo è ridicolo: si può Governare insieme 4 anni l’Italia ma non una Regione o un Comune perché questo significherebbe “alleanza strategica”. Ridicolo!». Zingaretti ha spiegato che le alleanze intorno ai candidati sostenuti dal Pd sono le uniche in grado di fermare le destre: «Faccio un appello a tutti: confrontiamoci con la realtà, cambiamola, ma si smettesse di guardare il mondo dal dirigibile. Andiamo avanti e combattiamo con chi ha le idee e gli strumenti per vincere».
ZINGARETTI “SCRIVE” AL M5S E INVOCA UNITÀ: LE REAZIONI
Le dichiarazioni di Nicola Zingaretti – già nel mirino di Giorgio Gori – hanno acceso il dibattito in seno alla maggioranza. Italia Viva ha stuzzicato il segretario del Partito Democratico: Ettore Rosato ha accusato i dem di aver scelto unilateralmente i candidati, chiedendo di essere seguiti dagli altri partiti di Governo. «Mi sembra un modo curioso e presuntuoso di fare politica», le sue parole a Il Fatto Quotidiano: «Gli accordi che abbiamo raggiunto nelle Marche, in Toscana e in Campania li abbiamo raggiunti non con il Pd ma con i candidati alla presidenza».
Zingaretti criticato aspramente anche da Paola Cento, responsabile nazionale Enti Locali di Sinistra Italiana: «Zingaretti ha ragione ad evocare Tafazzi, ma dovrebbe essere anche consapevole che spesso le divisioni dipendono dal suo partito. I candidati presidenti, infatti devono essere la conseguenza di un lavoro comune con la coalizione e non imposti dal partito piu grande. Emblematica la vicenda della Liguria dove un’alleranza larga anche con il M5S è bloccata per la contrarietà del Pd nei confronti di Ferrucio Sansa», riporta Repubblica.