Mentre il Premier Conte si dice «piuttosto soddisfatto» sull’accordo in extremis tra famiglia Benetton e Governo sul dossier Autostrade, da segnalare una doppia uscita divenuta subito virale in casa Pd e M5s: Nicola Zingaretti ha scritto su Facebook, dopo il CdM-fiume giunto stamane con l’uscita graduale di Atlantia e l’ingresso di Cassa Depositi e Prestiti a controllo di Autostrade «Andiamo avanti così. Ora, dopo Alitalia e Aspi, ci si impegni sul dossier Ilva. La strada indicata è quella giusta: un grande polo siderurgico per l’acciaio green». Ad inizio luglio il dossier Alitalia in Consiglio dei Ministri era stato “risolto” dopo anni di prestiti-ponte che ogni 6 mesi concedevano soldi pubblici per tenere in vita l’ex compagnia di bandiera: il Governo ha individuato il nuovo management – Francesco Caio presidente e Fabio Lazzerini amministratore delegato – ed ha inserito una norma ad hoc nel decreto Rilancio per quanto riguarda l’aspetto finanziario. Non un aiuto di Stato ma un risanamento che rende la Newco comunque con un forte legame con lo Stato italiano, specie sul fronte economico per debiti pregressi e costi di mantenimento. «Mesi di chiacchiere per non cambiare nulla: niente revoca ad Autostrade (nonostante le promesse dei grillini) e solo danni miliardari a viaggiatori e imprese, solo in Liguria per oltre 4 miliardi», contrattacca la Lega sul CdM dopo le parole di soddisfazione di Conte e Zingaretti.
DA ZINGARETTI A VIRGINIA RAGGI: LA DOPPIA “GAFFE”
«Le scelte e i risultati del Governo sulla vicenda Aspi sono molto positivi per l’Italia. La sicurezza e l’interesse pubblico prima di tutto. È stato premiato il lavoro di squadra: la fermezza del Presidente Giuseppe Conte che ha indicato una strada, il grande impegno di tutti i ministri del Governo, la collaborazione fattiva di tutte le forze di maggioranza anche nei passaggi più difficili», aveva poi scritto Zingaretti su Facebook lodando la “sfida” inaugurata dal Governo per poter dare concretezza «e simboli al nuovo modello di sviluppo fondato sulla sostenibilità che dobbiamo costruire». Non è però piaciuta la sua uscita, tanto quanto quella “bissata” poche ore dopo sempre sui social dalla sindaca di Roma Virginia Raggi: «Autostrade per l’Italia torna in mano pubblica. Una vittoria dei cittadini italiani. Il pubblico può funzionare bene. Lo dimostra ciò che abbiamo fatto a Roma con Atac. L’abbiamo salvata, tutelato 12mila posti di lavoro e messo su strada centinaia di nuovi bus». Inevitabili i commenti di tantissimi cittadini romani che ricordano alla sindaca M5s delle centinaia di bus andati letteralmente in fumo negli ultimi 4 anni, dei buchi di bilancio e della costante situazione delle strade della Capitale con i ritardi dei mezzi pubblici Atac. «Se la premessa è “quello che abbiamo fatto su Roma”, tra qualche anno in autostrada potranno circolare solo fuoristrada e cingolati» commenta un utente facendo evidente riferimento alla situazione delle buche nelle strade della Capitale.