Lunga intervista da parte del governatore della regione Lazio, segretario generale del Partito Democratico, Nicola Zingaretti. Parlando con SkyTg24 il massimo esponente Dem ha parlato del governo attuale, non escludendo nuove elezioni: “Il governo deve dialogare con le opposizioni. Se non ce la fa, vedo difficile che si possa riproporre una maggioranza diversa”. Per Zingaretti, qualora all’esecutivo attuale mancasse il giusto sostegno, ci sarà “solo il voto”. Si è parlato poi del caso Di Matteo-Bonafede, e delle scarcerazioni dei boss mafiosi: “Il Pd non si presterà a giochi di Palazzo o alla politica del chacchiericcio e degli sgambetti. Alla politica dico che la priorità è capire come combattere le mafie nelle carceri e come contrastarne l’inquinamento nell’economia legale”. Sulla crisi economica a seguito dell’epidemia da coronavirus, Zingaretti ha invocato un sostegno delle aziende, non una loro statalizzazione: “Il sostegno non può passare attraverso la statalizzazione di queste aziende. Sono balle. Sostegno pubblico per costruire un rapporto serio con chi vuole riprendere a produrre e difendere le aziende”.
ZINGARETTI: “LEGITTIMO PENSARE AD UNA REGOLARIZZAZIONE DEGLI IMMIGRATI”
“Poi – ha proseguito riferendosi alle numerose attività in profonda crisi nelle ultime settimane – occorre pensare a chi non ce la fa in questa crisi e rischia di essere escluso. Penso a chi faceva i lavoretti ed ha bisogno di essere accompagnato. Non possono essere lasciati soli e non è possibile fare aumentare le disuguaglianze sociali se no aumenta il rischio per la democrazia”. Fra le tante ipotesi al vaglio del governo, anche quella di una riduzione degli orari di lavoro ma con salario intatto (già bocciata dagli industriali): “Idea legittima – dice Zingaretti – ma mai discussa in nessuna sede, deve far parte di una discussione sull’Italia che immaginiamo”. Il numero uno Dem sembra invece appoggiare l’idea di regolarizzare i lavoratori stranieri, ipotesi su cui la maggioranza è spaccata: “Sulla regolarizzazione spero si trovi una soluzione, l’impianto proposto dalla ministra Bellanova è corretto: c’è una esigenza produttiva, di umanità, del lavoro e anche sanitaria per controllare chi circola nel nostro paese, credo che l’eccesso di rigidità sia dovuto più a questioni di visibilità politica che alla misura”.
“STA EMERGENDO LENTEZZA E BUROCRAZIA”
Zingaretti ha sottolineato come il sistema odierno abbia fatto emergere tutte la sua burocrazia, esageratamente deleteria in un momento difficile come quello che stiamo vivendo: “Stanno emergendo lentezza e burocrazia, stiamo riscoprendo che il sistema paese non funziona, penso alla cassa integrazione, ma non sono problemi dell’oggi, scopriamo che quando c’è bisogno di un intervento trasparente di sostegno all’economia c’è troppa burocrazia. Il Pd ha chiesto che nel decreto di aprile ci siano segnali contro la burocrazia”. Infine sulle scuole, che riapriranno solamente a settembre, il segretario Dem ha specificato: “le scelte vanno prese molto prima di settembre, i bambini non possono essere affidati ai nonni, c’è un problema immediato, per questo ci sarà nella manovra un incentivo su questo, ma il grande tema è verificare nel corso dell’estate come è possibile garantire una socialità a bambini e bambine e ripensare la scuola perché comunque si riprenda il ciclo formativo e la dimensione collettiva dell’essere bambino, ragazzo, studente”.