Scontro tra Nicola Zingaretti e la giornalista di Quarta Repubblica, Giorgia Mennuni. La cronista è stata additata dall’ex presidente della Regione Lazio dopo aver posto una domanda sull’amichettismo di sinistra. Parole considerate non appropriate dal politico, che dopo aver riso, ha chiesto alla giornalista dove lavorasse per poi chiosare: “Ah ecco perché la domanda… Il governo pensasse a governare” per poi aggiungere: “Avevo capito male, che eravate giornalisti”. Nicola Porro, presentando quanto accaduto in trasmissione, ha ricordato che fare domande “fa parte del nostro mestiere fastidiosissimo, anche se per Zingaretti non siamo giornalisti”.



L’accaduto ha fatto in poco tempo il giro del web, diventando anche un caso politico. FdI ha espresso solidarità a Giorgia Mennuni, “vittima della spocchia di Zingaretti” come sottolineato dal senatore Antonio Iannone, che ha chiarito di aspettarsi una “ferma condanna da parte della Federazione Stampa Nazionale Italiana”. Il capogruppo in commissione Cultura al Senato, Paolo Marcheschi, ha dichiarato: “È di qualche giorno fa la netta presa di posizione della Fnsi a sostegno dei giornalisti de La Repubblica. Quindi, ci aspettiamo lo stesso atteggiamento nei confronti di Giorgia Mennuni e di Quarta Repubblica, perché sarebbe molto grave se passasse il messaggio che solo una certa stampa merita di essere difesa”.



La nota Fnsi: “Chiediamo rispetto per tutti i giornalisti”

Parlando del caso Nicola Zingaretti-Giorgia Mennuni, il vicepresidente vicario di FdI al Senato, Raffaele Speranzon ha affermato: “La Fnsi oggi rimane in silenzio”, dicendosi preoccupato del fatto che potrebbe passare “il messaggio che la dignità professionale di alcuni giornalisti sia meno importante di quella di altri e che attaccare un mezzo di informazione sia lecito solo quando a farlo è il Pd”. La deputata Grazia Di Maggio ha sottolineato che “non rispondere è legittimo, offendere proprio no”. La nota della Federazione Nazionale Stampa Italiana è arrivata in serata. Questa “chiede da sempre rispetto per tutti i giornalisti e invita tutti gli esponenti politici, di destra, di sinistra e di centro, ad attenersi a comportamenti che non siano lesivi della dignità professionale di chi fa informazione”.



La Fnsi, contemporaneamente, ha spiegato che non ha “nessuna intenzione di farsi trascinare in una polemica continua da parlamentari che potrebbero impegnare in maniera più proficua il tempo del loro mandato”. La nota prosegue: “Il diritto di cronaca e la libertà di informazione sono aspetti centrali nella vita democratica di un Paese e vanno trattati sempre con grande attenzione. La Federazione nazionale della Stampa, essendo il sindacato unitario dei giornalisti italiani, non ne fa una questione di colore politico: è sempre accanto ai colleghi e in questo caso è solidale con Giorgia Mennuni“.