Secondo Michela Marzano il tweet “della discordia” di Nicola Zingaretti “in lode” e difesa di Barbara D’Urso è un “segno” dei tempi che corrono in casa sinistra: «nessuno nega l’importanza di portare la politica vicino alla gente», spiega la filosofa e scrittrice nel suo editoriale oggi su “La Stampa”, «ma come si fa a immaginare anche solo di avvicinare la gente alla politica quando i responsabili politici non si occupano di chi, in questa crisi, sta affogando?».
La Marzano si riferisce alla notizia sempre di ieri della sentenza di Milano sui riders («non sono schiavi, sono cittadini») e lega la scelta di comunicazione del n.1 Pd come una sorta di autogol rispetto a quanto accadeva nella procura milanese: «nel giorno in cui un tribunale impone di assumere 60mila riders perché non schiavi, è possibile che la più importante forza politica della sinistra italiana si preoccupi di una star televisiva e non di loro?». Durissima la ripresa anche “culturale” ai danni del Segretario, già a sua volta sotto “accusa” internamente al Pd tanto che alcuni parlano di possibili dimissioni in vista: «Orsina parla di fragilità del pensiero progressista» (editoriale di due giorni fa sempre su “La Stampa”, ndr), «Giovanni ha torto però, perde di vista il cuore stesso dei valori della sinistra e si concentra sul mito della “propria superiorità morale”, cui di fatto, credono solo in pochi».
MARZANO BOCCIA IL PD: “PERDE DI VISTA DIRITTI E ULTIMI”
Una critica di sinistra, da sinistra, alla sinistra: questo è l’editoriale di Michela Marzano che ne ha per tutti, da Renzi allo stesso Orsina fino alla dirigenza attuale del Partito Democratico. Per la filosofa però occorre fare distinzione tra la crisi del Pd e quella della sinistra: «nonostante alcuni radical chic abbiano senz’altro smarrito la strada», attacca ancora la Marzano, «i valori della sinistra continuano a essere politicamente e moralmente indispensabili al nostro Paese, primo tra tutto la difesa dell’uguaglianza». La grammatica tipica del pensiero “forte” progressista – diritti, dignità, umanità e solidarietà – per la scrittrice non viene più seguito da questo Pd e da questi leader: «alcune persone lo hanno dimenticato, destituendo l’umanità che vogliono difendere e utilizzando spesso gli stessi toni volgari e violenti dei propri avversari».