Lì dove ci sentiamo sicuri, la nostra guardia si abbassa ed è così che il coronavirus riesce a diffondersi. A lanciare l’allarme del contagio in ambito familiare è Nicola Zingaretti. Il presidente della Regione Lazio, intervenuto in conferenza stampa, propone la sanificazione periodica delle case. Questo è uno dei comportamenti anti-Covid domestici più importante per il segretario del Partito democratico. «La crescita della diffusione del virus in ambito familiare è molto comprensibile, perché in famiglia si pensa di vivere in casa in modo sicuro, mentre la presenza degli asintomatici non la rende sicura». Zingaretti ha colto l’occasione allora per lanciare un appello alle tv, affinché investano su campagne relative al comportamento individuale. «Non so in quante famiglie si usino diversi asciugamani in bagno o quanta attenzione ci sia a non bere dallo stesso bicchiere, scambiarsi le posate, lasciare la scarpe sulla porta, lavarsi sempre le mani anche quando arriva un altro componente del nucleo familiare».
ZINGARETTI “USATE ACQUA E CANDEGGINA PER SANIFICARE CASA”
Nicola Zingaretti parla anche sulla base della sua esperienza personale col Covid. «Come mi hanno insegnato quando ero malato io, se si può almeno una o due volte a settimana igienizzare l’appartamento con acqua e candeggina, perché è possibile che il Covid entri a casa e ci rimanga». Secondo il governatore della Regione Lazio, bisogna fare una sanificazione periodica della propria casa, perché questo è «il luogo privato in cui l’intervento sociale e pubblico non è intervenuto». Così, visto che il coronavirus «è un bastardo» (non usa giri di parole, ndr), può rifugiarsi proprio in quegli ambiti dove il controllo statale non può arrivare. «Le misure di controllo sono forti nei bar nei ristoranti, e non nelle case». Questo potrebbe favorire la diffusione del coronavirus, da qui l’appello di Zingaretti ai cittadini. Nella Regione Lazio, infatti, stanno aumentando sensibilmente i casi di coronavirus, non a caso l’assessore D’Amato ha lanciato l’allarme: il rischio è di finire in fase 4, quindi in zona rossa.