«Quelle del leader di Forza Italia Silvio Berlusconi sono parole importanti»: così il Segretario del Pd Nicola Zingaretti commenta con i collaboratori e con il Corriere della Sera l’intervento dell’ex Premier azzurro proprio allo stesso quotidiano con la lettera che prende le distanze dalla piazza del Centrodestra e punta all’unità nazionale dei prossimi mesi. Per il Governatore del Pd quanto proposto da Berlusconi ricalca l’appello alla concordia nazionale fatto qualche giorno fa dallo stesso Zingaretti: nel mezzo il 2 giugno, l’invito di Mattarella e la piazza del Centrodestra che ha visto Meloni e Salvini ribadire di voler essere ascoltati dal Governo senza però manifestare grandi “passi avanti” nella diplomazia politica. Di contro, Berlusconi contesta la presenza di Tajani e di Forza Italia in quella piazza (e non solo per il mancato distanziamento avvenuto) e rilancia sulla “concordia”:



«l’Italia deve essere unita, mettere insieme le migliori energie per sedersi intorno a un tavolo e costruire un progetto comune che guardi al futuro, alla rinascita. Proprio come nell’impegno comune per un nuovo inizio che ha sollecitato il Capo dello Stato». Non solo, Berlusconi ribadisce «Noi ci siamo, come sempre quando è in gioco l’interesse nazionale, il futuro di questo Paese per mettere a disposizione la nostra cultura di governo e di impresa, la nostra esperienza, la nostra competenza, virtù queste in genere troppo sottovalutate in politica negli ultimi anni ma che oggi si dimostrano assolutamente necessarie nell’emergenza sanitaria ed economica».



LE “TRAME” SUL GOVERNO

Ebbene, Zingaretti loda l’intervento di Berlusconi e rilancia «Chissà che penseranno di queste mie affermazioni su Berlusconi quelli che mi dipingono come un comunista subalterno ai Cinque Stelle». Le trame sul Governo si fanno sempre più “intriganti”, con a parole tutti d’accordo su durare fino al 2023 senza alcun rimpasto: «Luigi Di Maio e Giuseppe Conte hanno abbracciato l’idea di una fase unitaria e collegiale del Paese per affrontare i prossimi mesi. Grazie anche al contributo di Sergio Mattarella questa posizione si sta rafforzando», spiega Zingaretti. Ma le “mosse” di Berlusconi e l’insofferenza del Pd attorno agli interventi del Presidente del Consiglio oltre ai ritardi nel consegnare un piano concreto per il rilancio del Paese, potrebbero dare vita a un colpo di scena magari nel prossimo autunno: «Non si parla di alleanze politiche o di nuovi governi, ma di ritrovare un’anima patriottica», spiega sibillino Zingaretti al CorSera.



Infine aggiunge come ad oggi serva «un nuovo patto per ridare fiducia al Paese su scelte strategiche da compiere». Certo, l’atteggiamento di Matteo Salvini secondo il leader dem non aiuta: «è troppo facile cavalcare e rappresentare i problemi delle persone, come sento fare da qualcuno nelle piazze della destra. I problemi delle persone vanno risolti, non agitati». Forza Italia invece che consolidare l’asse del Centrodestra sembra più interessata ad unire le forze per una “concordia” nazionale che possa offrire – al di là della fantapolitica – una “spalla” al Pd per eventualmente scaricare Movimento 5 Stelle e Presidente del Consiglio prima di rilanciare un piano di riforme nazionali che facciano rialzare l’economia italiana.