L’emergenza migranti

tiene banco e attenzione ai possibili riflessi sulla tenuta del Governo. Le parole di Nicola Zingaretti hanno fatto scattare il campanello d’allarme, ma è lo sfogo lontano dalle telecamere e dai microfoni a tenere banco tra le stanze dell’esecutivo. «Solidarietà e sicurezza sono valori che possono e debbono andare di pari passo. Per la verità sono mesi che poniamo questi temi. Ora ribadiamo, occorre lavorare affinché il Governo urgentemente e nella sua interezza affronti in maniera adeguata questa complessa materia», il commento del segretario Pd in una nota a proposito dei fatti degli ultimi giorni. Ma Huffington Post guarda oltre e racconta di un Zingaretti furioso. «Servono politiche adeguate», è netto il governatore del Lazio, ma ciò che scandalizza è l’assenza totale di una politica per l’immigrazione: «Qui non c’è un’idea di politica economica, non c’è una politica estera, non c’è chi parla con i Comuni per la questione degli Sprar, non c’è un…».



ZINGARETTI FURIOSO CON LAMORGESE E AZZOLINA

«Ma magari si andasse a votare»

, il virgolettato attribuito a Nicola Zingaretti nel corso di un confronto con alcuni volti noti del Partito Democratico, Bettini e Franceschini in primis. La gestione dell’emergenza migranti è uno dei cavalli di battaglia dell’opposizione, anche a causa dei fatti delle ultime ore, basti pensare ai fatti di Lampedusa e Porto Empedocle. Ma non è finita qui, in casa Partito Democratico si storce il naso anche per un altro dossier…



Tra le vittime predilette del Centrodestra, Lucia Azzolina sta catturando dissensi anche in seno alla maggioranza. A partire dal Partito Democratico. Il bando per la produzione di tre milioni di banchi in un mese ha mandato su tutte le furie gli industriali del settore ma non solo. È forte la preoccupazione per un ritardo nella ripartenza delle scuole e, spiega Huffington Post, si viaggia verso la richiesta di un tavolo di coordinamento per riaprire in sicurezza…

Leggi anche

Sondaggi politici 2024/ Pd “svuota” M5s in 1 anno: FdI 29%, FI-Lega in crescita. Meloni 44%, Schlein a -13%