Nelle ultime ore si è registrata una carenza – nelle farmacie italiane – del farmaco Zitromax, a causa di un uso eccessivo e scorretto. Sui social c’è subbuglio a causa del medicinale, che viene usato in modo inappropriato per curare il Covid. Nicola Magrini, direttore generale dell’Aifa, ne ha parlato alla ‘Repubblica’.
“Nella frenesia iniziale di trovare qualcosa contro il Covid abbiamo provato di tutto, anche questi due farmaci in combinazione. Nel 2021 però abbiamo avuto diversi buoni studi che hanno comparato l’azitromicina con un placebo. Lì si è visto con chiarezza che l’antibiotico non produce nessun miglioramento nei pazienti con il coronavirus, ma qualche infrequente effetto collaterale. L’azitromicina non viene consigliata contro il Covid, che è un’infezione virale, e nemmeno altri antibiotici. L’Aifa ha un semaforo molto facile da leggere, nella pagina sul coronavirus. L’azitromicina è colorata di rosso: inutile. Zitromax tornerà in farmacia a breve. È da novembre che abbiamo notato una carenza relativa. Ora il problema è diventato generalizzato, sia per Pfizer che per i 20-30 piccoli produttori alternativi”.
ZITROMAX USATO PER COVID: INTERVIENE L’AIFA
Aifa interviene sul caso Zitromax, il farmaco finito in tutta Italia perché usato da molti per curare il Covid. L’Agenzia italiana del farmaco ha precisato che l’azitromicina, ma più in generale nessun antibiotico, è approvato o raccomandato per il trattamento dell’infezione da coronavirus. Anzi, sin dall’inizio della pandemia Covid Aifa ha scoraggiato fortemente l’uso di questi farmaci per il Covid perché, come dimostrato da molti studi clinici, non c’è alcuna evidenza che abbiano un effetto protettivo sull’evoluzione della malattia, né in termini di riduzione della trasmissione né dei tempi di guarigione o della mortalità. Invece esistono evidenze chiare per non usare azitromicina e altri antibiotici. «Si ricorda altresì che gli antibiotici non sono efficaci per il trattamento di nessuna infezione virale, inclusa l’influenza stagionale».
L’uso indiscriminato di Zitromax e più in generale farmaci con l’azitromicina, o altri antibiotici, «espone al duplice rischio di creare condizioni di carenza di antibiotici per i soggetti che ne abbiano effettivamente bisogno per trattare infezioni batteriche e di aumentare il rischio di sviluppo e diffusione di batteri resistenti agli antibiotici». Aifa ha chiarito che la carenza attuale di questo farmaco non è legata a esportazioni o anomalie distributive, ma alla «prescrizione del farmaco al di fuori delle indicazioni previste». Da parte dell’Aifa anche il richiamo ai medici, oltre che ai cittadini a «utilizzare gli antibiotici con attenzione e prudenza». (agg. di Silvana Palazzo)
ZITROMAX USATO PER COVID: ORA INTROVABILE
Lo Zitromax, l’antibiotico più utilizzato per i malati di Covid sia a casa che in ospedale, è divenuto introvabile in qualsiasi farmacia d’Italia, compreso il generico. La carenza, stando a quanto appreso, risiederebbe nella mancanza della molecola necessaria per la produzione del farmaco, proprio a causa dell’ampio utilizzo che si è fatto negli ultimi due mesi a causa dell’impennata dei contagi da Coronavirus, complice anche l’arrivo della variante Omicron nel nostro Paese.
Come spiega l’agenzia di stampa ANSA, l’antibiotico Zitromax e il generico sono usati nella terapia contro il Covid “in seguito a diversi studi scientifici, che ne hanno dimostrato la efficacia sia per contrastare eventuale complicanze nei malati dovute a batteri, sia con valenza di immuno-modulante contro il virus SARS-CoV-2. Secondo quanto si apprende, della carenza del medicinale sarà interessata l’Aifa, l’agenzia italiana del farmaco. Tra le possibilità anche l’indicazione a un utilizzo di un’altra famiglia di antibiotici al posto di quello mancante”.
BASSETTI SU ZITROMAX: “A CHE COSA SERVE?”
In relazione all’assenza di Zitromax in Italia, Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico “San Martino” di Genova ha minimizzato sui social, scrivendo: “L’azitromicina è un antibiotico antibatterico che serve nella terapia di alcune infezioni batteriche, ma non serve a niente nella cura del Covid. La domanda è: serve la azitromicina nella cura del Covid? C’è un dato o uno studio che dica che serve a qualcosa? Che fa guarire prima? Che riduce gli accessi in ospedale? Che riduce la mortalità? Nulla di tutto questo”.
Poi, l’infettivologo ligure, a proposito dell’impiego di Zitromax e altri antibiotici nelle terapie contro il Coronavirus, ha aggiunto: “Sapete a cosa serve? A produrre batteri resistenti, di cui l’Italia è piena più di ogni altro Paese europeo. Nelle infezioni virali come il Covid, gli antibiotici non devono essere utilizzati, salvo in alcuni casi molto selezionati. Molto selezionati, meno del 2% del totale. Basta usare l’azitromicina e gli altri antibiotici nel Covid. Non servono. Creano resistenze e poi mancano per chi ne ha veramente bisogno”.