Caos in Camera dei Deputati, dove l’onorevole del M5S Alberto Zolezzi ha utilizzato toni e termini molto forti parlando dell’assessore all’Ambiente del Comune di Roma Sabrina Alfonsi. In Aula, il politico del Movimento Cinque Stelle ha dichiarato: “L’assessore Alfonsi deve essere assessore all’ambiente, e l’ambiente è casa nostra: se uno mette i tavolini in mezzo alla piazza e non fa giocare i bambini non pensa al futuro. Più che a casa nostra, forse è l’assessore a Cosa nostra, e questo lo voglio dire chiaramente”.



Alberto Zolezzi se l’è presa con l’assessore all’Ambiente del Comune di Roma Sabrina Alfonsi perché, come spiegato proprio in Aula, “a piazza Vittorio a Roma si è occupata mezza piazza, da pochi giorni, con un bar e con i tavolini, invece che mettere la gestione dei rifiuti”. Dunque l’onorevole ha reclamato la scelta di occupare la piazza con i tavolini del bar, non lasciando ai bambini il giusto spazio per giocare e non occupandosi di temi importanti – ancor di più nella Capitale – come la gestione dei rifiuti. Una polemica lecita, ma non utilizzando termini simili e accostando l’Alfonsi a Cosa Nostra.



Le scuse di Zolezzi

Le parole di Alberto Zolezzi hanno scatenato una polemica importante da parte dei deputati del Pd. Filippo Sensi, su Twitter, si è schierato contro l’onorevole del Movimento Cinque Stelle: “Questa cosa è inaccettabile e se non prendono le distanze da questa infamia il problema è politico”, ha scritto sui social.

Lo stesso Zolezzi, poco dopo, ha chiesto scusa a Sabrina Alfonsi, spiegando le sue parole e ribadendo però il suo punto di vista: “Mi sono espresso in maniera troppo sintetica e con termini inappropriati: me ne scuso con l’assessora Alfonsi. Il senso del mio intervento era chiaro: a Roma si rischia di dare spazio al ritorno di poteri occulti e mafie. Questo vale per i rifiuti e vale anche per l’occupazione degli spazi urbani, non è una novità. Ciò non ha a che vedere con la persona dell’assessora, ma il mio voleva essere un campanello d’allarme rivolto alle istituzioni locali e nazionali”.