Feste private in zona bianca: c’è il via libera. Come accaduto per i banchetti dopo le cerimonie civili e religiose, c’è l’accordo per consentire di festeggiare compleanni e altre ricorrenze. Lo conferma l’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza con cui si recepiscono le indicazioni della Conferenza delle Regioni. Il 26 maggio infatti sono state emanate le indicazioni comuni per la riapertura delle attività economiche e sociali nelle zone bianche. Due giorni dopo il documento è stato inviato al ministro della Salute Roberto Speranza, al ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Mariastella Gelmini e al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Roberto Garofoli. Tra le attività riaperte le feste private, «anche conseguenti alle cerimonie civili e/o religiose all’aperto e al chiuso». Questo vuol dire che si possono organizzare feste di matrimoni, cresime e comunioni, oltre che compleanni, anniversari o semplici incontri tra amici e parenti, ma sempre rispettando le regole dei banchetti, spiega il Corriere della Sera.



ZONA BIANCA, VIA LIBERA FESTE PRIVATE: LE REGOLE

Quali sono le regole da rispettare? Il protocollo per i banchetti non prevede limiti al numero di invitati, ma comunque devono essere in percentuale rispetto alla capienza. C’è però l’obbligo di presentare il Green Pass. La certificazione verde si ottiene dopo la vaccinazione con prima dose dopo 15 giorni o con la seconda dose, se si è guariti dal Covid o se si ha un tampone con esito negativo nelle 48 ore precedenti. Nell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza per decretare l’ingresso in zona bianca di Abruzzo, Liguria, Umbria e Veneto si specifica che si applicano le misure della zona bianca, citando il documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome del 26 maggio 2021. Quindi, in virtù di questo documento, spiega il Corriere della Sera, i governatori hanno firmato le successive ordinanze riguardo il proprio territorio dove quindi la regola delle feste è stata confermata.

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