Zona d’ombra – Una scomoda verità racconta “la parabola del dottor Omalu contro il Golia del Football americano”. Il film viene salvato da Marianna Cappi che con due stellette su cinque comunque non riesce a premiarlo. Stessa votazione assegnata da ilMorandini che sottolinea come questa “poteva essere una interessante carrellata sui retroscena del mondo del football americano, il regista però non affonda mai il bisturi. Smith soffre troppo e i risvolti religiosi sono davvero invadenti. Il finale poi è frettoloso”. Nonostante queste evidenti critiche sono diversi i motivi per guardare un film che ha ritmo e che piacerà soprattutto agli appassionati di sport. Zona d’ombra – Una scomoda verità va in onda su Rai 3 a partire dalle 20.30, clicca qui per il trailer, e potremo seguirlo anche in diretta streaming sui nostri dispositivi mobili cliccando qui. (agg. di Matteo Fantozzi)

Zona d’ombra – Una scomoda verità

Zona d’ombra – Una scomoda verità va in onda per la prima serata di Rai 3 oggi, 14 settembre. La regia di questo film è affidata a Peter Landesman che dirige un cast eccellente dove si distinguono i nomi di Will Smith, Alec Baldwin che lavorano insieme ad Albert Brooks, Gugu Mnatha-Raw, David Morse, Arliss Howard, Mike O’Malley, Eddie Marsan e Hill Harper. La sceneggiatura è curata in maniera sagace dallo stesso regista mentre la colonna sonora si basa sulle musiche di James Newton Howard, già noto per le musiche di alcuni capolavori come Il fuggitivo, Alive, Pretty Woman e il Predestinato solo per citare alcuni film noti.

Zona d’ombra – Una scomoda verità, la trama del film

La trama di Zona d’ombra – Una scomoda verità racconta la storia dell’anatomopatologo Bennet Omalu che, non ancora in line con le abitudini americane, troverà il suo momento di gloria in quanto chiamato ad indagare sulla morte improvvisa della stella della NFL Mike Webster che ha terminato la sua vita in disgrazia. Le sue abitudiini risultano alquanto bizzarre e molto spesso comporta l’iralità dei suoi colleghi, come ad esempio per il fatto che parla con i morti mentre esegue l’autopsia. Durante l’esame della salma del campione di football americano scopre però una verità alquanto scomoda. Il cervello dell’uomo infatti risulterebbe colpito da una malattia neurodegenerativa causata dai ripetuti colpi alla testa che il campione ha ricevuto durante tutti gli anni della sua carriera; allo stesso modo anche altri campioni di football iniziano a presentare segni di squilibrio mentale e uno alla volta iniziano a suicidarsi. Ovviamente non viene creduto e viene ripetutamente minacciato e dopo che la moglie ha perso il bambino decide di trasferirsi a Los Angeles e incominciare una nuova vita; qui però riceve una chiamata da un suo amico che lo avvisa di un nuovo suicidio di un campione di football e che ha deciso di lasciare il suo cervello alla scienza in modo da poter effettuare ulteriori studi sulla patologia.