Accoglienza positiva per la proposta del governo italiano di istituire una Zona economica speciale (Zes) per il Sud Italia. La vicepresidente della Commissione europea Margrethe Vestager ha reagito positivamente alla proposta del Zes, una zona che potrebbe includere Abruzzo, Campania, Puglia, Basilicata, Molise, Calabria, Sicilia e Sardegna. “È senza dubbio positivo che la Commissione Europea abbia accolto positivamente la proposta del governo di istituire un’unica Zona Economica Speciale per tutto il Sud. Si tratta di una iniziativa che può rappresentare un’importante opportunità di rilancio e sviluppo del mezzogiorno, puntando a ridurre i divari di questi territori con il resto d’Europa e anche all’interno dei confini nazionali – è il commento a caldo del ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie, Roberto CalderoliDopotutto è lo stesso obiettivo che l’esecutivo si pone con la riforma sull’autonomia differenziata e la definizione dei lep. Questi due processi insieme possono essere un volano che farà decollare il Sud, e con esso anche il Paese“.



Il Ministro agli Affari Europei, il Sud, le Politiche di Coesione e il Pnrr Raffaele Fitto si è detto “molto soddisfatto dell’incontro” e ha sottolineato come “queste misure rappresentano importanti strumenti per accrescere l’attrattività e la competitività del Mezzogiorno d’Italia riducendo i divari con il resto del Paese e dell’Ue”.



La Commissione Europea approva la Zes, ora tocca a “Decontribuzione Sud”

La proposta della Zes, la Zona economica speciale per il Sud Italia, piace all’Europa. L’obiettivo della Zes sarà estendere a tutto il Mezzogiorno le misure di semplificazione e accelerazione delle procedure approvative e autorizzative e di sostegno alle imprese, estendendo anche l’autorizzazione unica per l’avvio delle attività produttive e la riduzione di un terzo dei termini di conclusione dei procedimenti.

A Bruxelles è avviato anche il confronto con la Commissione Europea relativo alla misura ‘Decontribuzione Sud’ in scadenza al 31 dicembre 2023. “Il governo intende promuovere un quadro normativo stabile pluriennale di riferimento per le imprese e per i lavoratori, al fine di sostenere l’occupazione nel Mezzogiorno, in particolare per le donne e i giovani” riferisce Fitto, che sottolinea come Vestager abbia “espresso la piena disponibilità della Commissione ad aprire un dialogo con il Governo italiano per la trasformazione di questo strumento in una misura strutturale e permanente, rendendola al tempo stesso più orientata agli investimenti ed andando così incontro alle necessità e alle sfide per la crescita economica del Mezzogiorno”.