Aumenti, l’esperto: “I beni di consumo quotidiano non torneranno più come prima”

La crisi dell’energia ha cambiato il prezzo dei beni di consumo, secondo alcuni esperti del settore, per sempre. A dirlo è Fabio Zonta, autore insieme a Lorenzo Zacchetti del libro “Procurement Rievolution”. Il costo dell’energia potrà forse, considerata l’attenzione e le manovre degli Stati al contenimento del prezzo, ritornare ai livelli precedenti ma gli aumenti che hanno toccato, a catena, i beni di consumo quotidiano, che in certi casi sono triplicati o quadruplicati, non ritorneranno più a quelli passati ha spiegato Zonta a “Ripartire L’Italia”.



Dunque, se l’energia potrà tornare al prezzo precedente agli aumenti indiscriminati, non sarebbe lo stesso per i beni di consumo quotidiano: “Sarà una sorta di effetto-euro, così come quando con l’introduzione della moneta comune i prezzi dei beni in Italia sono di fatto raddoppiati. Allo stesso modo dobbiamo, noi manager e aziende, entrare nell’ottica che questa crisi degli approvvigionamenti è endemica. Come sintetizzo in un paradosso “abbiamo tutto ma mancherà tutto””.



Zonta: “Sarà a rischio la continuità delle aziende”

Secondo Fabio Zonta: “È l’architettura economica mondiale e locale che si è evoluta e se le aziende, soprattutto quelle italiane che sono in prevalenza piccole e medie imprese (Pmi), non realizzeranno velocemente sarà a rischio la loro continuità”. L’esperto ha proseguito: “Il 79% delle imprese registra un impatto significativo sui costi di produzione dovuti ai rincari delle materie prime e dell’energia: per oltre 1 azienda su 2, il 52%, ciò ha comportato la riorganizzazione del lavoro e dell’attività produttiva, ma per e per il 7% si profila un futuro a rischio interruzione dell’attività industriale“.



Secondo Fabio Zonta e Lorenzo Zacchetti, come affermato nel libro “Procurement Rievolution”, bisogna affrontare i cambiamenti e l’aumento smisurato dei prezzi con una rivoluzione per adattarsi al nuovo contesto di mercato: “Non è tanto un’evoluzione quella che il procurement, la cosiddetta direzione acquisti, deve necessariamente e urgentemente affrontare per attualizzarsi ai veloci contesti di mercato, agli eventi socio-politici e agli accadimenti imponderabili che impattano sulle aziende, grandi o PMI esse siano, quanto più una vera e propria “rivoluzione”, strutturale e concettuale”.