Zucchero ha concesso un’intervista ai colleghi de “Il Fatto Quotidiano” e pubblicata sull’edizione del giornale in edicola oggi, mercoledì 17 novembre 2021. Il cantante ha parlato in primis del suo nuovo disco di cover, “Discover”, che spazia da Fabrizio De André a Morricone (e Roger Waters), da Fabio Concato ai Coldplay, dai Genesis a Michael Stipe, sottolineando il suo rapporto con Phil Collins (“l’ho conosciuto quando debuttai come supporter di Clapton alla Royal Albert Hall di Londra. Veniva tutte le sere come ospite di Eric. È una persona molto divertente”) e proprio con “Faber” (“Ho visto Fabrizio solo una volta. Mi fece ridere con alcune battute. Avrei voluto conoscere il suo cervello e passarci del tempo: mi sarei arricchito”).
A maggio Zucchero suonerà a Berlino con Eric Clapton, a proposito del quale ha dichiarato: “Spero che Eric si ravveda sui vaccini. Ogni tanto subisce i retaggi degli effetti di tutto l’alcol e le droghe che si è preso. Di colpo diventa cupo e si chiude. Poi improvvisamente si riprende ed è un gentleman delizioso. Ora è in fase di grande negatività, anche nei confronti di se stesso”.
ZUCCHERO: “DIRE CHE IL FASCISMO STA TORNANDO NON È UN’ESAGERAZIONE”
In seguito, su “Il Fatto Quotidiano” Zucchero ha commentato il fatto di essere uno dei cantanti più seguiti all’estero: “Ho sempre avuto voglia di andare fuori. Magari in Italia fai gli stadi, hai tutto, sei la star e poi ti ritrovi a Zurigo e se va bene fai 500 persone con tre luci e un impiantino. Molti ci rimangono male. Per me è una sfida in più. Io poi attingo dalla tradizione melodica italiana, ma mi ispiro pure alle radici afroamericane. E tutto questo al pubblico straniero arriva”.
Infine, “Sugar” ha evidenziato come non sia esagerato parlare di ritorno del fascismo in Italia: “Avverto un clima pesante. E mi rattrista che, anche al governo, della cultura popolare non freghi un c*zzo a nessuno. Teatri, cinema, concerti: niente. Vedo un’Italia dark. C’è una nebulosa su tutto e politicamente non riesco più a credere a nessuno. Penso a Draghi: all’inizio ho pensato che fosse una buona mossa, ora sono meno convinto perché mi sembra che faccia tutto lui. Oppure il ddl Zan: siamo tornati al Medioevo”.