COME È ANDATO L’INCONTRO A MOSCA TRA IL CARDINALE ZUPPI E IL PATRIARCA KIRILL

Il patriarca ortodosso di Russia Kirill ha incontrato a Mosca il cardinale Matteo Maria Zuppi all’interno della due giorni di visita in Russia dell’inviato speciale di Papa Francesco per la “missione di pace” nella guerra in Ucraina: era l’evento più atteso, visti i recenti rapporti controversi tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa, specie dopo l’inizio del conflitto nel 2022. Dopo aver incontrato ieri Yuri Ushakov, il consigliere per la politica estera del presidente Vladimir Putin, oggi il Presidente della CEI ha raggiunto il patriarca Kirill per discutere di pace, giustizia e dialogo interreligioso.



«Le Chiese possono lavorare insieme per servire la causa della pace e della giustizia», ha detto Kirill secondo quanto riportato dall’agenzia Ria Novasti, «E‘ importante che tutte le forze del mondo si uniscano per prevenire un grande conflitto armato». Come per la visita in Ucraina ad inizio giugno, anche a Mosca Zuppi non ha voluto rilasciare commenti ufficiali vista la delicata situazione diplomatica in corso: «incoraggiare gesti di umanità, che possano contribuire a favorire una soluzione alla tragica situazione attuale e trovare vie per raggiungere una giusta pace», sono le parole usate dal bollettino del Vaticano nel presentare la due giorni di visita a Mosca del Card. Zuppi. Come ha sottolineato il nunzio apostolico in Russia, mons. Giovanni D’Aniello, «La missione che il Santo Padre Francesco ha affidato a Sua Eminenza il cardinale Zuppi è di individuare ed incoraggiare iniziative umanitarie che permettano di iniziare un cammino che, speriamo, possa portare alla tanto desiderata pace. Di questo si è parlato ieri nell’incontro che Sua Eminenza ha avuto con il signor Ushakov».



ZUPPI IN RUSSIA: KIRILL, LE RISPOSTE DEL CREMLINO E…

L’incontro con il patriarca Kirill rappresenta di certo un punto avanti nel dialogo tra le Chiese cristiane ma anche un possibile “puntello” a quella missione di pace tanto complessa che sia Kiev che Mosca tendono a “raffreddare” con i proclami pubblici. Ancora stamane il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, parlando della missione del cardinale Zuppi in Russia, ha spiegato come «In generale, abbiamo già affermato più volte di apprezzare molto gli sforzi e le iniziative del Vaticano per trovare una soluzione pacifica alla crisi e accogliamo con favore questa volontà del Papa di contribuire a porre fine al conflitto armato in Ucraina».



Sebbene i rapporti restino positivi, è lo stesso portavoce di Putin a sottolineare come «Non sono stati raggiunti accordi specifici, dopo l’incontro tra l’assistente presidenziale russo Yuri Ushakov e l’inviato speciale del Papa per l’Ucraina, il cardinale Matteo Zuppi. Non ci sono decisioni o accordi specifici. Se necessario, il dialogo continuerà». Era invece stato l’arcivescovo cattolico di Mosca, mons. Paolo Pezzi, a spiegare alla TASS come il dialogo tra il Card. Zuppi e gli emissari del Cremlino si siano incentrati sia sulla pace da negoziare e sia sui «problemi umanitari legati ai rifugiati, compresi i minori». L’Ucraina aveva infatti già richiesto con Zelensky in visita a Papa Francesco che la Chiesa potesse sbloccare la difficile trattativa con la Russia per la liberazione dei minori deportati a Mosca dall’inizio della guerra. Poco fa il Patriarcato di Mosca ha reso noto che il cardinale Arcivescovo di Bologna durante l’incontro con Kirill ha sottolineato come «Papa Francesco voleva che incontrassi il patriarca Kirill per conoscere la sua opinione sulla situazione in cui ci troviamo».