ZUPPI ALL’EVENTO CON BONACCINI: “NON POSSIAMO DISSIPARE 75 ANNI DI PACE”

Dopo aver intercettato diverse critiche dal mondo della sinistra pacifista e militante, il cardinale Matteo Maria Zuppi – presidente CEI e Arcivescovo di Bologna – era molto atteso nel suo intervento all’evento organizzato dalla corrente dem “Energia popolare” che fa capo al Presidente Pd Stefano Bonaccini. Negli scorsi giorni l’intervento all’Assemblea ANCI a Genova aveva visto Zuppi schierarsi apertamente contro ogni tipo di guerra, sottolineando però l’assoluta impossibilità di appoggiare le rivendicazioni di Hamas: «è il peggior nemico dei palestinesi», aveva sentenziato il n.1 dei vescovi italiani, rilanciando l’allarme preoccupato di Papa Francesco per una «terza guerra mondiale a pezzi» da risolvere al più presto. Parlando in videocollegamento con la kermesse di Bonaccini, il cardinale Zuppi ha incentrato l’attenzione sul ruolo che l’Europa ancora oggi può svolgere per i processi di pace.



«L’Europa è un destino storico, un patrimonio che noi stiamo dissipando perché non abbiamo il coraggio di guardare avanti, così come hanno fatto i nostri genitori, quelli che ci hanno consegnato 75 anni di pace»: secondo il cardinale Zuppi nell’Europa da costruire già oggi per un domani migliore occorre mettere da parte nazionalismi e sovranismi, in quanto «illudono di poter trovare una soluzione da soli. La grandezza di quelli che ci hanno regalato l’Europa e di quanti l’hanno portata avanti, pur con tutti i limiti e i problemi, ci consegna invece una realtà diversa che però deve crescere, non può restare la stessa». Serve guardare avanti e vincere l’euroscetticismo dilagante, ripete l’arcivescovo di Bologna ricordando la figure di David Sassoli: «dobbiamo ringraziare Europa che ci aiuta ad avere un conte- nitore capace di mettere assieme realtà diverse, nazioni diverse, culture diverse, tradizioni diverse».



IL CARDINALE ZUPPI E IL “SOGNO” DI UN’EUROPA CHE RINASCE

In quella “unità di diversità” che è l’Europa, risiede all’origine un profondo umanesimo cristiano, sottolinea ancora il cardinale Zuppi in collegamento con l’evento della corrente di Bonaccini: «l’Europa oggi si impoverisce se viene ridotta solo a garantire libertà individuali senza avere una grande anima, una visione da offrire». Nell’incrocio tra cristianesimo, ebraismo, illuminismo e insegnamenti di greci e romani, nasce la grande dell’Europa che per 75 anni ha vissuto in pace: riproponendo un’immagine usata pochi giorni fa da Papa Francesco, l’Europa deve sapere «guardare insieme l’Alto e la realtà concreta. La via maestra è il patrimonio culturale dell’Europa, nato dall’incontro di Gerusalemme, Atene e Roma».



Come in una novella “Scuola di Atene”, serve guardare sia l’Alto che il basso, il cielo e la terra, i temi alti e le urgenze concrete: secondo Zuppi occorre di nuovo sognare un’Europa che non perde la propria anima e così dalla guerra in Ucraina fino al conflitto in Medio Oriente, «sono tutte sfide per scegliere la risposte adeguate». Un “sogno” che il presidente CEI dettaglia in riferimento alla testimonianza resa da Papa Francesco in questo tempi dove la pace è a rischio: «Sogno un’Europa che valorizza le persone malate e anziane, perché non diventino improduttivi oggetti di scarto. Un’Europa in cui essere migrante non è un delitto, bensì invito a un maggiore impegno. Un’Europa della bellezza della cultura e di una vita semplice, non basata sul consumismo». Un’Europa, conclude Zuppi, in cui le famiglie siano aiutate e promossa sia la nascita dei figli: tutti abbiamo «una grande responsabilità affinché l’impegno per i diritti umani non diventi un’utopia».