CARD. ZUPPI SUGLI INTERVENTI IN MANOVRA PER LE FAMIGLIE: “È LA GIUSTA DIREZIONE”

Il taglio delle tasse alle famiglie con figli così come il sistema di aiuti integrato fra Assegno unico, sgravi, decontribuzioni e congedi parentali presenti nella prossima Manovra 2025, vengono valutati molto positivamente dal Presidente della CEI, cardinale Matteo Maria Zuppi. L’arcivescovo di Bologna è intervenuto questa mattina a margine di una iniziativa dell’Università Cattolica di Milano e ha risposto a diverse domande dei cronisti in merito alle ultime proposte formulate dal Governo Meloni sul tema famiglie.



Dopo gli screzi nei mesi passati per la sostanziale bocciatura alle riforme del Premieranno e dell’Autonomia differenziata, questa volta dalla Conferenza Episcopale Italiana giungono parole di apprezzamento per lo sforzo profuso dall’esecutivo nel pieno di una costante cristi economica e di inflazione: «le misure per le famiglie vanno nella giusta direzione», spiega il Card. Zuppi al termine del suo intervento. Se anche la politica arriva a concepire che non occorre per forza essere “impauriti” nell’avere a casa diversi figli, ecco quel tipo di attenzione viene valutata molto concretamente dalla Chiesa italiana. Le scelte che si appresta a prendere il Governo in Manovra, come annunciato dal Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, incoraggiano e stimolano la crescita delle famiglie, «si va così nella direzione che la Chiesa auspica».



LA CEI LODA LA PROPOSTA DEL MINISTRO GIORGETTI: “MENO TASSE PER CHI FA FIGLI”

È sempre l’arcivescovo di Bologna, nonché capo dei vescovi italiani Zuppi, a sottolineare come le proposte del Ministro Giorgetti e dell’intero Governo sul tema famiglie sono corrette e apprezzate: «vanno benissimo, è una sicurezza in più per le famiglie e per combattere la denatalità». Già ieri il Card. Zuppi, accogliendo come Curia di Bologna il consiglio direttivo del Movimento per la Vita, auspicava che dalla Chiesa emerga forte il richiamo di cura e attenzione alla cellula primordiale della società: «la Chiesa è tutta un grande movimento per la vita», sottolineava il capo della CEI nel sostenere la costante cura e attenzione ad ogni aspetto della vita e della famiglia.



Le parole di Zuppi di “lode” alle proposte del Governo arrivano dopo le anticipazioni fatte dal n.1 del MEF Giancarlo Giorgetti (mostrate da “Il Foglio” e anticipate anche qui da De Palo nell’editoriale su “IlSussidiario“) circa la proposta di ridurre le tasse per chi fa figli: con l’emergenza demografica e il dramma della denatalità che galoppa, il sistema sociale di welfare (oltre alle pensioni) è a forte rischio. È per questo che, compatibilmente al raggio d’azione non infinito imposto dalle regole del Patto di Stabilità, il Ministro dell’Economia propone un intervento fiscale dal costo di 5-6 miliardi per far pagare meno all’erario le famiglie con figli.

Si parte dal cambiare le regole delle detrazioni fiscali, tema lavorato dal MEF e dai tecnici della maggioranza da settimane: a costo di rivedere le agevolazioni per gli altri cittadini, l’imprinting è quella di ridurre le tasse per “scommette” sul fare figli. La conferma della proposta di Giorgetti era arrivata ancora ieri dall’intervento della Ministra del Lavoro Marina Calderone a margine del summit sindacale Labour 7 in Sardegna, dove ha sottolineato come il lavoro stesso delle donne in Italia si basa anche molto sull’incentivazione alla genitorialità ed è su questo che il Governo «sta cercando di agire in questa direzione» con la prossima Manovra di Bilancio.