ZUPPI INCONTRA BIDEN ALLE 23 (ORA ITALIANA): “IL PRESIDENTE PRESTA MOLTA ATTENZIONE A PAPA FRANCESCO”
Alle ore 17 (le 23 in Italia) il Presidente Usa Joe Biden incontrerà il Cardinale Matteo Zuppi per discutere «della diffusa sofferenza causata dalla brutale guerra della Russia in Ucraina», riporta il comunicato della Casa Bianca in vista della terza tappa della missione di pace del Vaticano.
Raggiunto dalla Rai, il nunzio apostolico negli Usa Christophe Pierre – ormai prossimo cardinale nominato da Papa Francesco nel Concistoro del 30 settembre 2023 – ha sottolineato come «Lo scopo è dialogare, ascoltare ed essere ascoltato. Il presidente Biden ha sempre avuto molta attenzione per il Santo Padre». Come da programma, il cardinale Zuppi ha già visitato nella mattinata americana diversi membri del Congresso Usa dialogando sui temi cruciali della guerra, sia sul fronte umanitario che geopolitico-economico.
OGGI IL CARDINALE ZUPPI INCONTRERÀ IL PRESIDENTE USA JOE BIDEN
Sbarcato ieri a Washington, oggi il cardinale Matteo Maria Zuppi incontrerà nella sua terza tappa per la missione di pace internazionale il Presidente Usa Joe Biden: il dialogo per far terminare la guerra in Ucraina passa dalla Casa Bianca, nei giorni caldissimi dove tra l’invio di bombe a grappolo all’esercito di Kiev, gli accordi Nato a Vilnius e lo stop all’accordo sul grano (per volontà della Russia) le tensioni internazionali non sono affatto diminuite. L’inviato speciale di Papa Francesco nonché Presidente della CEI prova ad “avvicinare” Biden e il Vaticano per intimare una diminuzione della pressione geopolitica in grado di portare al tavolo delle trattative Putin e Zelensky.
L’incontro tra Zuppi e Biden è stato confermato ieri sera dalla portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre la quale ha anche aggiunto «discuteranno della diffusa sofferenza causata dalla brutale guerra della Russia in Ucraina e degli sforzi degli Stati Uniti e della Santa Sede per fornire aiuti umanitari alle persone colpite», ma anche del «rimpatrio dei bambini ucraini deportati con la forza da Mosca». Riprendendo il comunicato del Vaticano diffuso ieri in merito alla missione di pace del cardinale Zuppi, si legge con chiarezza «nel contesto della missione intesa alla promozione della pace in Ucraina e si propone di scambiare idee e opinioni sulla tragica situazione attuale e di sostenere iniziative in ambito umanitario per alleviare le sofferenze delle persone più colpite e più fragili, in modo particolare i bambini».
ZUPPI NEGLI USA PER LA MISSIONE DI PACE: I TRE DOSSIER DELL’INVIATO DI PAPA FRANCESCO
Sono infatti tre i principali dossier che il cardinale Zuppi si appresta a discutere con gli Usa di Joe Biden nella sua visita di tre giorni a Washington (dal 17 al 19 luglio, ndr), come sottolineato dalla Santa Sede nel corso di questo ormai mese e mezzo di viaggi internazionali dell’arcivescovo di Bologna( il 5-6 giugno a Kiev, il 28-29 giugno a Mosca e ora a Washington). Serve attivare una serie di iniziative umanitarie che «interessano le due nazioni e che consentano ai rispettivi governi di iniziare a fidarsi l’uno dell’altro»: in primo luogo, si discuterà ancora dello scambio di prigionieri mentre secondo tema affrontato e molto urgente potrebbe essere il rinnovo dell’accordo sul grano che potrebbe avere conseguenze devastanti qualora rimanesse il “veto” del Cremlino.
Da ultimo, la questione per cui Zelensky ha chiesto specificamente a Zuppi e Papa Francesco una grossa “mano” è la situazione dei bambini ucraini deportati dalla Russia. Dopo l’incontro a Mosca con la responsabile dell’infanzia per il Governo russo, oggi con Biden si proverà a compiere ulteriori passi in avanti. Come già spiegato nelle scorse settimane, Zuppi si è detto convinto che le problematiche umanitarie possano essere una chiave importante «per favorire l’azione diplomatica e arrivare, passo dopo passo, anche alla vera e propria trattativa di pace». Come spiega oggi in esclusiva al “Sussidiario” Stefano Caprio, sacerdote cattolico di rito bizantino, in Russia dal 1989 al 2002, teologo ed esperto del mondo russo, la visita di Zuppi negli Usa «non ha obiettivi dal punto di vista politico ma vuole testimoniare la possibilità di un dialogo». Il tema è tenere aperta la porta della trattativa, anche segreta, fra Kiev e Mosca: «Potrebbero anche stavolta affrontare la questione dei bambini che sono stati portati in Russia, per chiedere una mano nella risoluzione del problema. Principalmente, comunque, la Santa Sede vuol tenere vivo il dialogo per far capire che in realtà non c’è uno scontro fra l’Occidente e l’Oriente, tra culture e religioni diverse. Si tratta di una missione filosofica, evangelica, umanitaria».