ZUPPI, DALL’EUTANASIA ALLA SICUREZZA SUL LAVORO: IL PUNTO DEL PRESIDENTE CEI A “IN MEZZ’ORA”
Non può che partire dal dramma di Firenze, con il crollo del cantiere per la costruzione di un supermercato, il commento del cardinale Matteo Maria Zuppi ai fatti che accompagnano questo difficile inizio 2024: intervistato da Monica Maggioni per “In mezz’ora” su Rai 3, il Presidente della CEI e arcivescovo di Bologna lancia un appello al mondo della politica. «La rabbia deve diventare lucidità per evitare ipocrisie o discorsi retorici di facile morale, bisogna trarre le conseguenze e uno dei problemi più grossi sono i controlli». Secondo il Card. Zuppi, «la sicurezza costa ma la vita ha un valore che non può mai essere calcolato». Dopo i 4 morti (e un disperso) per il crollo di Firenze, il conteggio drammatico di questo inizio 2024 vede già 145 vittime dopo le oltre 1000 dello scorso anno: «I ribassi significano inventarsi di tutto per ottenere l’appalto», ha aggiunto il capo dei vescovi italiani.
Dalla sicurezza sul lavoro all’eutanasia, un altro tema molto delicato che già ha visto nei giorni scorsi la “tirata d’orecchie” del cardinale al Presidente di Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, per il “colpo di mano” sulla delibera per il suicidio assistito: «Quando parliamo di diritto alla vita, parliamo di diritto a non soffrire. Le cure palliative, che ci permettono di combattere alla sofferenza, non possono arrivare solamente alla fine». L’impegno della Chiesa è storicamente per il via libera urgente di più cure palliative, le uniche in grado di accompagnare per davvero – assieme agli affetti e alle relazioni – le difficoltà e i dolori dei tanti malati in Italia: l’attuale Governo in Manovra ha arricchito il contributo per le cure palliative, riconosce Zuppi congratulandosi con l’esecutivo, ma serve fare «molto di più per il diritto a non soffrire, permetterebbe già di scegliere un po’ di più».
GUERRA ISRAELE, MIGRANTI, POVERTÀ: GLI ALTRI TEMI CON IL CARDINALE ZUPPI
In merito alle fortissime preoccupazioni internazionali per la guerra in Medio Oriente tra Israele e Hamas, il cardinale Zuppi a “In mezz’ora” conferma la piena condanna alla violenza compiuta dal terrorismo palestinese il 7 ottobre, così come ogni forma di antisemitismo è sempre da condannare: «Ma questa operazione, come ha detto il Cardinale Parolin chiedendo il “cessate il fuoco”, non giustifica un numero di vittime così grande». Da Israele all’Ucraina, per chi come Zuppi è tuttora il responsabile della “missione di pace” affidata da Papa Francesco per intercettare una maggior dialettica tra le parti in guerra ad est dell’Europa, il tema del cessate il fuoco resta vivo: «Dobbiamo sempre cercare di vedere la pace, la guerra è una sconfitta terribile, ogni giorno in più, sono tante persone in più che muoiono, che soffrono, è un giorno di angoscia. E’ una sofferenza che dobbiamo far nostra».
Soffermandosi poi su un altro tema delicato come la crisi migratoria, qui il cardinale e n.1 CEI conferma la critica alle politiche del Governo Meloni: «la Chiesa indica delle preoccupazioni, cerca di dare voci a chi non ha voci e dialoga sulle posizioni proposte, sempre con grande laicità, forti del non avere come unico interesse quello sulla persona». Con l’attuale Governo, aggiunge Zuppi, ci sono «valutazioni e preoccupazioni diverse ma la Chiesa deve farle presente sempre nella dialettica costruttiva e nel rispetto dei ruoli». Infine, il presidente della Cei ha affrontato il tema della povertà denunciando nel corso della trasmissione «un aumento della disuguaglianza» da far rapidamente invertire con le politiche del prossimo futuro.