L’APPELLO DEL CARDINAL ZUPPI DOPO LA STRAGE DEI MIGRANTI A CROTONE

L’ultimo bilancio purtroppo ancora parziale sulla strage di migranti avvenuta a poche centinaia di metri dalla spiaggia di Cutro (a Crotone), registra 64 morti e decine ancora di dispersi tra cui moltissimi bambini: per il Cardinale Matteo Zuppi «le vittime sono di tutti e le sentiamo nostre». Con un breve intervento oggi su “La Stampa”, il Presidente della CEI guarda con dramma alla strage di Crotone avvenuta due notti fa sulle coste della Calabria: «profonda tristezza e acuto dolore attraversano il Paese per l’ennesimo naufragio avvenuto sulle nostre coste».



Secondo il Presidente dei vescovi italiani questa ennesima tragedia sulle coste ricorda che la questione dei rifugiati e dei migranti va affrontata «con responsabilità e umanità»: secondo l’arcivescovo di Bologna Card. Zuppi non si possono più ripetere parole «sprecate in eventi tragici simili a questo, che hanno resto il Mediterraneo in venti anni un grande cimitero». L’impulso della Chiesa è che si possa arrivare a prendere scelte e politiche tanto nazionali quanto europee «con una determinazione nuova e con la consapevolezza che non farle permette il ripetersi di situazioni analoghe».



DA ZUPPI A PAPA FRANCESCO: DOLORE E IMPEGNO DELLA CHIESA PER I MIGRANTI

Ancora secondo il Card. Zuppi su “La Stampa”, l’orologio della storia «non può essere portato indietro e segna l’ora di una presa di coscienza europea e internazionale». Non importa come e con quali mezzi, conclude il prelato, se con una nuova operazione “Mare Nostrum” o con una neo-“Sophia” o ancora con una “Irini”, quello che conta per Zuppi «è che sia una risposta strutturale, condivisa e solidale tra istituzioni e Paesi». Serve in ultima analisi che nessuno sia lasciato solo e l’Europa, ripete l’arcivescovo, «sia all’altezza delle tradizioni di difesa della persona e di accoglienza».



L’appello del Card. Zuppi si unisce nella preghiera a quella recitata ieri da Papa Francesco per tutti i morti nella tragica strage di Crotone, dove un vasto gruppo di migranti è stato scaraventato nel mare in tempesta per la distruzione improvvisa del “barchino” sul quale stavano viaggiando ammassati (sotto fermo uno dei due scafisti di origine turca). Intervenendo all’Angelus da Piazza San Pietro, il Pontefice ieri ha rivolto queste parole alle vittime martoriate dalla strage avvenuta sulla Spiaggia di Cutro: «Stamattina ho saputo con dolore del naufragio avvenuto sulla costa calabrese, presso Crotone. Già sono stati recuperati quaranta morti, tra cui molti bambini. Prego per ognuno di loro, per i dispersi e per gli altri migranti sopravvissuti. Ringrazio quanti hanno portato soccorso e coloro che stanno dando accoglienza. La Madonna sostenga questi nostri fratelli e sorelle».