LA PRIMA USCITA PUBBLICA DEL CARD. ZUPPI DOPO IL VIAGGIO A MOSCA: COSA HA DETTO
Stamattina a Bologna, questa sera alla Festa del quotidiano Avvenire a Potenza: dopo il viaggio a Mosca sono due le uscite pubbliche del cardinale Matteo Maria Zuppi, Presidente della CEI e incaricato da Papa Francesco per intavolare un delicato negoziato di pace tra Ucraina e Russia. Come avvenuto ad inizio giugno con la visita a Kiev, l’arcivescovo di Bologna non ha rilasciato dichiarazioni ufficiali neanche durante la missione di pace in Russia: diplomazia, delicati meccanismi politici e prudenza sono gli elementi centrali per il buon esito di un approccio così imponente come il tentativo di un negoziato tra Paesi in guerra.
Stamane a Bologna a margine dell’incontro internazionale “Per la sensibilizzazione sulla questione migratoria”, tenutosi a Villa Pallavicini, il Card. Zuppi ha comunque scambiato qualche impressione su come sia andata la missione russa che lo ha visto al Cremlino con il consigliere politico di Vladimir Putin e con il Patriarca ortodosso Kirill. «Guidati e insieme a Papa Francesco – ha spiegato Zuppi come riporta la cronaca dell’evento il “Resto del Carlino” – nei prossimi giorni riflettere su quanto abbiamo ascoltato». Il Presidente della CEI spiega che per questo motivo di “attesa” sperimentata in Russia (ma del resto anche in Ucraina, ndr), «non abbiamo ancora un disegno che possa dare un contributo all’apertura di un negoziato. Siamo molto interessati alla questione umanitaria e alla difesa della vita degli innocenti».
CARDINALE ZUPPI: “LA DIFESA DEGLI INNOCENTI” E LA “GRANDE ASPIRAZIONE ALLA PACE”
Il Card. Zuppi ammette che al momento non c’è ancora un «piano di pace, una mediazione», bensì «c’è una grande aspirazione che la violenza termini e che si possa risparmiare la vita umana a cominciare dalla difesa dei più piccoli». Non dissimile da quanto riportato nel bollettino del Vaticano dopo il ritorno di Zuppi da Mosca: «Nei tre giorni il porporato ha incontrato Yuri Ushakov, assistente del presidente della Federazione Russa per gli Affari di politica estera, e Maria L’vova-Belova, commissario presso il presidente della Federazione Russa per i diritti del bambino, con la quale in particolare ci si è soffermati sugli oltre 19.000 minori ucraini deportati in Russia. Nel corso dei colloqui, è stato fortemente sottolineato l’aspetto umanitario dell’iniziativa, nonché l’esigenza di poter pervenire alla tanto desiderata pace».
Parlando poi del «fruttuoso incontro» del prelato con il Patriarca di Russia Kirill – al quale l’inviato di Francesco «ha trasmesso il saluto del Santo padre e con il quale si è ugualmente intrattenuto su iniziative umanitarie che possano facilitare una soluzione pacifica» – è ancora il Vaticano a concludere, «i risultati della visita saranno portati alla conoscenza del Santo Padre, in vista di ulteriori passi da compiere, sia a livello umanitario che nella ricerca di percorsi per la pace».
Probabile un ulteriore commento sulla situazione tra Ucraina e Russia nel corso dell’intervento del Card. Zuppi alla Festa di Avvenire a Potenza, ore 21 presso l’Auditorio Pontificio Seminario Minore (diretta video streaming YouTube, il link qui sotto, ndr). «C’è grande attesa in Basilicata per il cardinale Zuppi, che stasera, dopo l’introduzione dell’arcivescovo di Potenza e presidente della Conferenza Episcopale della Basilicata, mons. Salvatore Ligorio, dialogherà con il francescano padre Enzo Fortunato alla Festa di Avvenire, promossa dal quotidiano della Cei, dalla Conferenza Episcopale della Basilicata e dall’Associazione Giovane Europa, presieduta da Angelo Chiorazzo», si legge nella nota della Cooperativa Auxilium, tra i promotori dell’evento. In aggiunta, «Avere il cardinale Zuppi stasera a Potenza è un grande onore per la Festa di Avvenire e per l’intera regione Basilicata. Abbiamo seguito con grande partecipazione la missione che Papa Francesco ha affidato personalmente al cardinale Zuppi, il quale è riuscito, con il carisma della sua mitezza e della sua carità, a rendere possibile un embrione di dialogo tra le parti».