Alexander Zverev nei guai. Il tennista tedesco deve infatti fare i conti con le accuse mosse da due sue ex fidanzate. Brenda Patea ha annunciato di essere incinta e il padre sarebbe proprio lo sportivo: “Il bambino non era previsto, ma farò di tutto affinché cresca in un ambiente armonioso. Mi trovo nella fortunata situazione di poter crescere il bambino da sola”, le sue parole riportate dalla Gazzetta dello Sport. Ma in realtà Zverev sarebbe pronto ad assumersi le sue responsabilità, come testimoniato sui social: “Non vedo l’ora che nasca il bambino”. Una relazione durata un anno prima della separazione di agosto: secondo la donna, il tennista sarebbe sparito, fino a diventare irreperibile. Ma non è tutto.
Le accuse contro Zverev
Un’altra donna, Olga Sharypova, ha affermato di aver subito violenza domestica. La relazione con Zverev è durata per nove mese e risale al 2019. Interpellata da Championat, la giovane ha affermato che l’atleta sarebbe stato spesso manesco con lei e che “una volta ha perfino cercato di soffocarmi con un cuscino”. Questa la ricostruzione dell’ex del tennista: “Quel giorno feci una passeggiata con Dasha Medwedewa. Quando tornai in albergo cominciammo a litigare, ho provato più volte a correre fuori dalla stanza, ma non mi lasciava andare. Ho avuto paura che qualcuno ci potesse sentire o vedere. Alla fine sono riuscita a divincolarmi e sono scappata, scalza, con un telefono in mano. Lui mi spinse al muro e mi disse che nessuno si sarebbe occupato di me, non importava cosa mi avrebbe fatto. Per fortuna in quel momento passarono delle persone e io presi l’uscita dell’albergo con loro. Ero da sola, scalza, in mezzo alla strada. Per fortuna ho scritto a un mio amico che mi ha accompagnato dalla mia famiglia”. Spiazzato, Zverev ha respinto gli addebiti nei suoi confronti. Ma anche Brenda Patea ha puntato il dito sul tema: “Lui è un uomo geloso, controllava ripetutamente il mio telefono, e a volte un like di troppo era sufficiente per mandarlo su tutte le furie. La sua rabbia si è più volte trasformata in violenza fisica”.