Sono decisamente forti le accuse nei confronti della stella del tennis Alexander “Sascha” Zverev, da parte dell’ex fidanzata, la collega Olga Sharypova. Come si legge sul portale Ilnapolista.it, la giovane avrebbe rischiato di morire due anni fa, dopo che il 24enne di Amburgo avrebbe cercato di ucciderla premendole un cuscino sulla faccia durante un soggiorno a New York. La Sharypova sarebbe riuscita a salvarsi, correndo fuori dalla stanza d’albergo del Lotte New York Palace, scappando poi a piedi nudi in strada temendo per la propria vita.
Stando ai racconti dell’ex compagna della star del tennis teutonico, fresco di medaglia d’oro alle Olimpiadi di Tokyo 2020, quello non è stato il primo episodio di violenza, così come spiegato dalla stessa a Ben Rothenberg, un giornalista free lance che si occupa di solito di tennis per l’autorevole quotidiano della Grande Mela, New York Times. E’ stato lo stesso giornalista, fra i più rispettati del circus, a raccontare attraverso la sua pagina Twitter “la complicata genesi di questa intervista pubblicata infine su Slate – scrive IlNapolista – con un’elaborazione, dovuta anche ad un lutto personale, durata un anno”.
ZVEREV, LE ACCUSE DI OLGA SHARYPOVA: “HO TENTATO IL SUICIDIO, NON CE LA FACEVO PIU’”
Dopo il fattaccio di New York, la Sharypova sarebbe stata raggiunta da un amico, Vasil Surduk, che l’avrebbe poi portata nel New Jersey e insieme alla sua matrigna l’avrebbe incoraggiata a riconciliarsi con Zverev, portando lo stesso tennista a casa loro. I due hanno confermato la loro parte in questa vicenda.
Sharypova, dopo questo episodio, avrebbe però subito altra violenza, visto che Zverev l’avrebbe presa a pugni in faccia a settembre in occasione della Laver Cup di Ginevra. A quel punto la ragazza avrebbe tentato il suicidio iniettandosi dell’insulina e chiudendosi a chiave in bagno: “Non avevo paura – ha raccontato a Rothenberg – volevo solo andarmene in qualche modo, perché non ce la facevo più”. Vengono descritti anche altri abusi fisici ed emotivi a Shanghai, ad ottobre 2019, fino ad una lite molto violente al culmine del quale è stato Zverev a mostrare i segni. Il 24enne tedesco ha sempre rimandato al mittente le accuse definendole “semplicemente non vere”.