ZVONIMIR BOBAN SI È DIMESSO DALLA UEFA CON UNA LETTERA APERTA
Zvonimir Boban si è dimesso dalla Uefa, annunciando il proprio addio con una lettera aperta. I contrasti con il presidente Aleksander Ceferin, che pure dopo il tormentato addio al Milan lo aveva fortemente voluto nel 2021 come “Head of football”, cioè massimo dirigente per tutte le questioni più strettamente agonistiche, sono alla base delle dimissioni irrevocabili di Zvonimir Boban, che ha chiesto di non ricevere alcuna buonuscita, un gesto certamente molto raro, non solo nel mondo del calcio. La Uefa dovrà dunque affrontare senza Boban le sfide del prossimo futuro, con la recente sentenza della Corte Ue che ha aperto le porte a tornei organizzati da privati, dando ragione a chi voleva la Superlega.
Il nodo principale, che ha portato alle dimissioni di Zvonimir Boban dalla Uefa, è la decisione di rivedere gli Statuti sui termini presidenziali, decisione che Boban giudica incompatibile con i valori ai quali dovrebbe ispirarsi la nuova Uefa. Dopo l’elezione nel settembre 2016, Ceferin aveva introdotto il limite dei tre mandati presidenziali. Di conseguenza nel 2027 non avrebbe potuto ripresentarsi. Il Congresso di Parigi dell’8 febbraio sarà chiamato a votare su un cambio che, invece, permetterebbe allo sloveno una nuova rielezione grazie alla nuova interpretazione di un articolo: il limite di dodici anni vale per chi si candida dopo l’entrata in vigore della regola, ma non per chi è stato eletto prima, come Ceferin.
ZVONIMIR BOBAN SI È DIMESSO DALLA UEFA: CONTRARIO ALLA RICANDIDATURA DI CEFERIN
Nella lettera aperta con la quale Zvonimir Boban si è dimesso dalla Uefa, è molto chiaro il passaggio su questo tema: “Si tratta di una proposta per modificare lo statuto dell’Uefa e consentire allo stesso Presidente di potersi candidare nuovamente dopo questo mandato che doveva essere il suo ultimo. Dopo aver manifestato la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso, il Presidente mi ha risposto che per lui non c’è nessun problema legale né tantomeno etico morale – e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione”.
La questione etica è chiarissima: Ceferin è arrivato dopo un periodo contrassegnato da diversi scandali alla Uefa e pure alla Fifa ed era stato promotore dopo la sua elezione di alcune riforme, fra cui il limite dei mandati e di conseguenza, secondo Boban, questo cambio di rotta è un ritorno al passato e ad un modus operandi del quale non c’era bisogno: “Questo distacco da quei valori cancellando le riforme più importanti è sorprendente e incomprensibile”. Zvonimir Boban ha chiuso così la sua lettera: “Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio Uefa”. Il sintetico comunicato della Uefa non va oltre i ringraziamenti di rito, precisando solo che l’addio è “di comune accordo”, una freddezza che dice molto su rapporti ormai ai minimi termini.