Decreto salva banche

Con un decreto d’urgenza, il Governo ha deciso il 22 novembre 2015 di intervenire su quattro banche italiane in difficoltà: Banca Etruria, Banca Marche, Cassa di Risparmio di Chieti e Cassa di Risparmio di Ferrara. È stata quindi garantita continuità dell’attività creditizia e non sono stati stanziati soldi pubblici per l’operazione. Tuttavia azioni e obbligazioni subordinate sono state azzerate e il settore bancario è stato chiamato a contribuire al salvataggio di questi istituti di credito. Il provvedimento è stato quindi oggetto di non poche contestazioni.

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