Turchia-Siria: venti di guerra

Sale la tensione tra Turchia e Siria. Un colpo di mortaio sparato dalla Siria su Akcakar, villaggio nella provincia sudorientale di Sanliurfa che ospita la maggior parte dei profughi siriani, ha causato la morte di cinque persone e il ferimento di almeno altre 13. Per tutta risposta, la Turchia ha colpito alcuni obiettivi in Siria. Le ripercussioni degli scontri sono state immediate, a livello militare, politico e diplomatico. La Turchia ha chiesto e ottenuto una riunione urgente della Nato. Al termine dell’incontro è stata diramata una nota in cui si legge che i colpi di mortaio sparati dalla Siria «costituiscono una causa di grande preoccupazione e sono fortemente condannati da tutti gli alleati. Nello spirito della indivisibilità della sicurezza e della solidarietà che deriva dal trattato di Washington, l’Alleanza sta al fianco della Turchia, chiede l’immediata cessazione di questi atti così aggressivi contro un alleato e urge il regime siriano a cessare queste flagranti violazioni della legge internazionale». Il conflitto siriano ha spinto migliaia di persone a fuggire dalle proprie case e a trovare rifugio oltre confine: secondo dati ufficiali di Ankara, in Turchia alla fine di settembre 2012 vivevano in tutto 93.576 profughi siriani, 30.665 dei quali si trovano nei campi di Sanliurfa; altri sono ospitati anche in strutture nelle province di Hatay, Gaziantep e Kilis.

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